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Lanuvio, torna il Festival Castelli in Africa, la festa dai ritmi sonori l’occhio all’ambiente

Da sette anni è l’appuntamento musicale settembrino più atteso dei Castelli Romani e dal 5 al 7 settembre torna nella stupenda Villa Sforza Cesarini di Lanuvio il Festival “Castelli in Africa” che come ogni anno mescola in un’atmosfera multietnica...

Da sette anni è l’appuntamento musicale settembrino più atteso dei Castelli Romani e dal 5 al 7 settembre torna nella stupenda Villa Sforza Cesarini di Lanuvio il Festival “Castelli in Africa” che come ogni anno mescola in un’atmosfera multietnica sonorità africane e del bacino del Mediterraneo, organizzato dalla Comunità giovanile Zampanò. Oltre alla musica, dibattiti, mostre, laboratori e stand gastronomici con uno sguardo attento al rispetto dell’ambiente e della raccolta differenziata dei rifiuti. Si inizia venerdì 5 settembre alle ore 19 con l’inaugurazione della mostra storico-fotografica dedicata alla questione palestinese nel Salone delle Colonne, “Un Popolo dimenticato. Immagini da Jenin”, fotografie di Torokman, a cura dell’Associazione “Terra e Libertà” e del Presidio “Libera Gaza in Libera Palestina”. Poi la serata prosegue con i concerti dei gruppi DJELIDEW e ACQUARAGIA DROM. La mattina e i pomeriggi di sabato e domenica saranno incentrati sui laboratori didattici per adulti e bambini, proiezioni e spettacoli teatrali, e il 6 settembre si balla con i TARANTARABA e FORONTO mentre il 7 settembre la serata finale vede sul palco la SMALL BOX BAND e SANDRO JOYEUX. Nell’area fieristica come di consuetudine esporranno artigiani e associazioni di volontariato con progetti di solidarietà internazionale. La cucina locale sarà ancora una volta gestita dalla Onlus “Chiara per i Bambini del Mondo” ed il ricavato andrà devoluto ai loro progetti di solidarietà, mentre la cucina africana vedrà la preparazione di piatti tipici dell’Eritrea. Da non dimenticare ogni pomeriggio l’aperitivo a impatto 0 dove tutto sarà riciclato e nulla verrà sprecato. "Per il settimo anno, Castelli in Africa offrirà al pubblico un programma vasto e trasversale – dichiara Emanuela Mannoni della Comunità Giovanile Zampanò - Non solo i concerti serali, ma anche mostre, proiezioni e dibattiti, quest'anno dedicati alla più che mai urgente questione palestinese, laboratori per grandi e piccini, visite guidate, teatro, il tutto in collaborazione con le associazioni del territorio”. “Un approccio multidisciplinare all'intercultura, e non solo: attraverso le diverse attività che proponiamo e all’attenta gestione della produzione e raccolta dei rifiuti nello spazio del festival, poniamo rilievo particolare anche all’ambiente. La sfida è nel segno del rispetto e della diffusione di buone pratiche per l’ambiente e per noi stessi e nella dimostrazione tangibile che è possibile usufruire di un importante spazio pubblico per un grande evento di spettacolo senza danneggiarlo, anzi puntando alla sua valorizzazione", concludono gli organizzatori. (fonte Ufficio Stampa Castelli in Africa, Francesca Ragno)

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