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Monte Compatri, una piazza per l'artista monticiano Alfonvino Missori

Umili origini e un’immensa passione per l’arte. Che lo portò a realizzare opere come ‘La voce che grida nel deserto’, ‘Il Cristo e l’adultera’ e la ‘Tentazione sul Monte’. Un artista contemporaneo e completo che trasforma l’essenza del

Umili origini e un’immensa passione per l’arte. Che lo portò a realizzare opere come ‘La voce che grida nel deserto’, ‘Il Cristo e l’adultera’ e la ‘Tentazione sul Monte’. Un artista contemporaneo e completo che trasforma l’essenza del

creato nel ‘Panorama di Monte Compatri’: in cui un abitato raccolto nasconde una vita operosa. Opere che lo fanno entrare di diritto nell’Accademia Tiberina e in quella di Zurigo. Ad Alfovino Missori sarà dedicata una piazza, nella sua città natale.

Appuntamento sabato 18 marzo, ore 11:30, in via Borgo Missori che si trasformerà in piazza Alfovino Missori. La targa sarà scoperta dal sindaco Marco De Carolis e dall’amministrazione comunale, alla presenza dei familiari del pittore monticiano, scomparso nel 1993.

Zurigo, Basilea, Canada: sono solo alcuni dei luoghi che hanno accolto il nostro concittadino. Che studiò e perfezionò le sue tecniche nella scuola Reffo e nel collegio Artigianelli, a Torino. Le sue opere gli consentirono, inoltre, di conquistare prestigiosi riconoscimenti come il premio ‘Città Bianca’ nel 1969 e quello della ‘Cultura europea 70’.

“Le sue sono opere dotate di elevato misticismo e si distinguono per una vigorosa interpretazione lirica – spiega il sindaco De Carolis –. Un artista che si dedicò all’arte sacra, che esportò in Italia e nel mondo. Per questo abbiamo deciso di ricordarlo dedicandogli un angolo della sua e nostra Monte Compatri”.

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