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Monterotondo: al via la prima stagione del teatro Ramarini

E’ una prima stagione ufficiale davvero coi fiocchi, quella del Teatro comunale Ramarini. Ricco cartellone, con grandi nomi e spettacoli di qualità, per sei imperdibili appuntamenti da dicembre ad aprile 2016.

E’ una prima stagione ufficiale davvero coi fiocchi, quella del Teatro comunale Ramarini. Ricco cartellone, con grandi nomi e spettacoli di qualità, per sei imperdibili appuntamenti da dicembre ad aprile 2016.

Allestita dall’Assessorato alla Cultura e dalla Fondazione Culturale Monterotondo in collaborazione con l’ATCL, l’Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, circuito regionale di promozione, distribuzione e formazione del pubblico per gli spettacoli dal vivo, la rassegna prende il via con l’anteprima nazionale (5 dicembre) di “Miseria e Nobiltà”, celebre commedia di Eduardo Scarpetta, adattata, diretta e interpretata da Luigi de Filippo, nipote del grande Eduardo e direttore artistico del teatro Parioli.

Sabato 9 gennaio il premio “David di Donatello” 2007 Giorgio Colangeli e il libanese di “Romanzo Criminale” Francesco Montanari presentano “Il più bel secolo della mia vita”, spettacolo di denuncia ma pure scintillio di battute e gag divertenti.

Sabato 23 (ore 21) e domenica 24 (ore 17.30) gennaio, Giorgio Albertazzi, l’imperatore del teatro italiano, torna ad interpretare “Memorie di Adriano”, opera tratta dal romanzo di Marguerite Yourcenar, vero e proprio manifesto artistico del maestro, replicata ottocento volte dal memorabile debutto del 1989 nella magica cornice di Villa Adriana.

Presentato al “Festival dei Due Mondi” di Spoleto nel giugno scorso, “Il Vantone” (sabato 27 febbraio) traduzione dialettale romanesca del Miles Gloriosus di Plauto che Pier Paolo Pasolini elaborò nel lontano 1963, è un omaggio al grande intellettuale nel quarantennale della morte. Nel cast Ninetto Davoli, attore feticcio di Pasolini e Edoardo Siravo, attore, regista, doppiatore, volto noto al pubblico televisivo grazie ai ruoli interpretati in numerose fiction.

Anch’esso in scena nell’ultima edizione del “Festival dei Due Mondi”, l’atto unico “Io sono Misia” (domenica 20 marzo), liberamente ispirato alle memorie di Misia Sert, fascinosa personalità “musa dei geni”, è magistralmente interpretato da Lucrezia Lante della Rovere.

Chiusura venerdì 1 e sabato 2 aprile con “Ti amo… O qualcosa del genere”, spettacolo divertentissimo e sorprendente, girandola di equivoci e di fraintendimenti impossibili tra risate, situazioni imbarazzanti e gag esilaranti, con Roberto Ciufoli, Gaia De Lautentiis, Diego Ruiz e Francesca Nunzi.

La vendita degli abbonamenti (6 spettacoli a 90 €, in omaggio un biglietto per il teatro dei Burattini del maestro Giancarlo Santelli) inizierà mercoledì 11 Novembre presso il botteghino allestito da TicketOne presso il teatro (via Ugo Bassi), per proseguire poi nei giorni di martedì (ore 10-13), mercoledì (ore 16-19) e sabato (ore 10-13). A seguire la libera vendita dei biglietti. Gli abbonamenti e i biglietti sono cedibili a terzi ma non rimborsabili. Per informazioni: 333.11.42.903.

«Sono orgoglioso di presentare la prima stagione ufficiale del Teatro Ramarini - afferma l’assessore alla Cultura Riccardo Varone - che si caratterizza con un cartellone di primo piano e un’offerta di spettacoli di qualità e di livello nazionale. Lo scorso anno, presentando il ciclo di spettacoli tenutosi al Ramarini nel periodo natalizio, avevamo annunciato che già quest’anno saremmo stati in grado di proporre al pubblico una vera e propria stagione teatrale. Ci siamo riusciti e di questo, sottolineandone il ruolo, ringrazio sentitamente la Fondazione Culturale Monterotondo, nata per gestire l’ampio ventaglio di servizi e infrastrutture culturali della nostra città. Nel mese prossimo apporteremo le ultime migliorie al teatro, in termini di allestimenti scenografici e di apparecchiature, così da poter ospitare in pianta stabile eventi culturali prestigiosi come quelli di questa prima stagione teatrale».

«Questa prima stagione ufficiale del Ramarini - aggiunge il sindaco Mauro Alessandri - rappresenta idealmente la chiusura del percorso iniziato tredici anni fa con l’acquisizione e poi con la completa ristrutturazione del teatro e, al tempo stesso, l’inizio della sua piena attività, in linea con le aspettative del pubblico e con gli indirizzi, i programmi e gli investimenti a cui lavoriamo da anni, quelli che stanno attualizzando e potenziando la vocazione di Monterotondo a “Città della Cultura” ».

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