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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Monterotondo, sala piena per "Noi e la Giulia" al Festival delle Cerase. Ospite l'attore Stefano Fresi

Questa sera alle ore 20.00, presso il Teatro Comunale Ramarini, nell’ambito della rassegna cinematografica “Festival delle Cerase”, sarà proiettato un altro grande film: N-CAPACE, premiato da Ferzan Ozpetek alla 32.ma edizione del Torino Film...

Questa sera alle ore 20.00, presso il Teatro Comunale Ramarini, nell’ambito della rassegna cinematografica “Festival delle Cerase”, sarà proiettato un altro grande film: N-CAPACE, premiato da Ferzan Ozpetek alla 32.ma edizione del Torino Film Festival e adottato da Nanni Moretti, rimasto incantato da quest’opera prima di Eleonora Danco. Alla proiezione seguirà l’incontro della Danco con il pubblico.

La rassegna cinematografica, ideata da Silvio Luttazi e diretta da Franco Montini, è giunta alla sua trentesima edizione. Organizzata dall’associazione culturale “Il Laboratorio” e dal Comune di Monterotondo, con il patrocinio della Regione Lazio, del Ministero per i beni e le attività culturali e del “Roma Lazio Film Commission”, si conferma come appuntamento di grande richiamo del lunedì sera, a Monterotondo.

Grande successo anche quello di lunedì scorso. Il pubblico del Festival, accorso numeroso, ha accolto con grandi risate e molta allegria l’ospite della serata: l’attore Stefano Fresi, intrattenutosi in una simpatica intervista dopo la proiezione del film “Noi e la Giulia” di Edoardo Leo. Il film ha suscitato molta ilarità in sala, ma anche momenti di riflessione.

Una situazione di crisi, economica, e anche di valori, non lascia scampo ai protagonisti del film, che, reinventano la loro vita, comprando in società un vecchio casale e trasformandolo in agriturismo.

Diego (Luca Argentero) è un venditore di auto senza più la capacità di costernarsi, Claudio (Stefano Fresi) l'ex gestore di una gastronomia che ha chiuso i battenti, Fausto (Edoardo Leo) un piazzista televisivo inseguito dai creditori.

Tre disperati, cui nel corso del film si uniscono Sergio, un veterocomunista fermo al ’68, egregiamente interpretato da Claudio Amendola ed Elisa, incinta e fuori dalle righe, interpretata da Anna Foglietta.

A mettere i bastoni tra le ruote, oltre ai soliti intoppi burocratici “all’italiana” arriva Vito, boss della camorra interpretato Carlo Buccirosso. Dopo di lui altri camorristi, rappresentati, nel film, in chiave quasi ironica, tenuti sotto sequestro “dai buoni” e schiavi della loro stessa umiliazione.

“Mettere in ridicolo questo tipo di delinquenza è uno dei modi per renderla più debole” ha spiegato in sala l’attore Stefano Fresi, seguito da un lungo applauso.

Protagonista assoluta è la Giulia, l’auto di Vito, il primo “boss” che si presenta all’agriturismo, che i tre nascondono sottoterra, ma la cui autoradio non smette di suonare.

Da una sciagura nasce così un’idea: quella di creare una legenda attorno alla musica che si diffonde dal terreno dell’agriturismo e renderlo così un luogo magico. Basta del buon cibo, un ottimo vino, la giusta compagnia e qualcosa su cui sognare, per attraversare meglio la crisi e sentirla meno pressante, almeno nei fine settimana.

Proprio nel momento di massimo successo dell’agriturismo, accade qualcosa che li costringe a rivedere i propri piani. Sarà ancora una volta la Giulia a salvarli, in un finale che rimane volutamente sospeso.

Dopo la proiezione, un pubblico divertito ha accolto in sala l’attore Stefano Fresi che, intervistato da Daniela Cocchi, responsabile ufficio stampa del Festival delle Cerase, si è intrattenuto in una lunga chiacchierata, analizzando i numerosi temi affrontati dal film e raccontando un po’ di sé.

Marta Rossi

In seguito il video della serata e l’intervista all’attore realizzata prima della proiezione del film:

(video di Franco Maggio): https://www.youtube.com/watch?v=ej01uNGqgak https://www.youtube.com/watch?v=_cv51U_nfQE

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