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Non essere cattivo, in sala l'ultimo film di Claudio Caligari

1995, Ostia. Vittorio e Cesare hanno poco più di vent’anni e non sono solo amici da sempre: sono “fratelli di vita”. Una vita di eccessi: notti in discoteca, macchine potenti, alcool, droghe sintetiche e spaccio di cocaina. Vivono in simbiosi ma...

1995, Ostia. Vittorio e Cesare hanno poco più di vent’anni e non sono solo amici da sempre: sono “fratelli di vita”. Una vita di eccessi: notti in discoteca, macchine potenti, alcool, droghe sintetiche e spaccio di cocaina. Vivono in simbiosi ma hanno anime diverse, entrambi alla ricerca di una loro affermazione.

L'iniziazione all'esistenza per loro ha un costo altissimo e Vittorio col tempo inizia a desiderare una vita diversa: incontra Linda e per salvarsi prende le distanze da Cesare, che invece sprofonda inesorabilmente. Si ritrovano qualche tempo dopo e Vittorio cerca di coinvolgere l’amico nel lavoro. Claudio Caligari è un’icona del cinema romano degli ultimi 30 anni. Ha fatto tre film in tre decenni di carriera, e ognuno ha lasciato il segno. L’ultimo, distribuito postumo, è stato presentato nei giorni scorsi alla Mostra del Cinema di Venezia ed è quindi subito uscito in sala. L’ultimo film di Caligari parte con un omaggio a se stesso, ma anche al passato con una citazione del suo primo film, Amore tossico​, film cult di molte generazioni, che per primo parlava di Ostia e dei ragazzi che ci abitano, in modo meno innamorato di Pasolini, esponendo anche le brutture dell’essere umano. Non essere cattivo​inizia dal pontile di Ostia, dove due ragazzi di poco più di venti anni passano le giornate, facendo niente, perchè, fino a un certo punto, il lavoro è una malattia. La noia è il motore dei due protagonisti, che devono svoltare sempre qualcosa, la serata, i soldi, la dose di droga, che questa volta è chimica, non più eroina come in Amore tossico. Da qui però il film fa un passo avanti rispetto al suo predecessore. Laddove i protagonisti del film realizzato negli anni’80 erano spacciati, in tutti i sensi (anche nella vita reale, gli attori sono scomparsi uno ad uno per cause diverse), in Non essere cattivo​uno dei personaggi cambia strada.Senza usare il termine redenzione, decide di fare un percorso diverso che lo porta ad essere inserito nella società, piuttosto che emarginato. Nonostante, e questo lo si vede in un paio di scene, il modo di vivere dell’amico e compagno sembri più vincente. Il resto della società, le media borghesia, non appare mai a fare da contraltare. Cesare e Vittorio sono da soli o con il loro gruppo, solidali e coordinati, il resto del mondo è preda o nemico. Solo le donne, in modi diversi, sono una via di salvezza. Caligari chiude il film con quella che sembra una speranza, o forse solo un tramandarsi del destino. Il film è stato ben accolto dalla critica, ed è uscito in sala lo scorso 8 settembre.

Alice Vivona

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