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Cultura

Percorsi Migranti, allo Spazio Diamante di Roma

Presentazione dell'interessante ed encomiabile Progetto intitolato Percorsi Migranti, allo Spazio Diamante di Roma, via Prenestina. Lo Spazio Diamante, spazio culturale polivalente nel quartiere multietnico Pigneto a Roma, ospita il progetto...

Presentazione dell'interessante ed encomiabile Progetto intitolato Percorsi Migranti, allo Spazio Diamante di Roma, via Prenestina. Lo Spazio Diamante, spazio culturale polivalente nel quartiere multietnico Pigneto a Roma, ospita il progetto Percorsi Migranti, organizzato da Emanuela Rea per Sala Umberto srl in partnership con Angela Cocozza per Associazione ALI Onlus / Termini Underground, Associazione Romà Onlus, StreetUnivercity di Berlino grazie al contributo del MiBACT nell’ambito dell’avviso pubblico MigrArti e il supporto dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Municipio Roma I Centro e dell’Assessorato alle Politiche Educative e Scolastiche, Cultura, Intergenerazionali del Municipio Roma V. Percorsi Migranti è una riflessione attorno al tema dell’identità culturale attraverso lo sguardo dei giovani immigrati di seconda generazione, nel loro rapporto da un lato con le culture di provenienza, dall’altro con il Paese in cui crescono. Sfida del progetto è fornire non solo strumenti, ma anche suggestioni, spunti di riflessione, confronti affinché i ragazzi, tra i 15 e i 26 anni, si esprimano nel dialogo interculturale e diano spazio all’innovazione che nasce dal rapporto con il contesto metropolitano multietnico. I giovani che frequentano gli spazi di Termini Underground alla Stazione Termini di Roma gestiti dall'Associazione ALI Onlus (che coinvolge la comunità asiatica, africana e sud americana) integrati a loro volta con i ragazzi rom dell'Associazione Romà Onlus sono stati i protagonisti di vari percorsi laboratoriali (danza, musica, scrittura, teatro ) che li vogliono autori di contenuti, elaboratori di senso, portatori di un nuovo e diverso concetto di società. Percorsi Migranti presenta ora i risultati di questi percorsi allo Spazio Diamante. 23 giugno ore 21, Fratelli IN Italia - Reality Sciò , a cura di Pascal La Delfa per Oltre le Parole onlus, è uno spettacolo teatrale che tratta in chiave surreale il tema della cittadinanza, argomento di discussioni e confusioni che a ondate ritorna nelle cronache politiche e sociali del nostro Paese. 4 luglio ore 21, Orchestra di Famiglia, performance a cura di Muta Imago, la performance "Orchestra di famiglia" è l'esito di un percorso a carattere laboratoriale che la compagnia Muta Imago ha rivolto a giovani immigrati di seconda generazione, ai loro padri e alle loro madri. Il progetto parte da una domanda iniziale: che cosa è familiare? In una famiglia, cosa è familiare per la madre o il padre e cosa invece per la figlia o il figlio? Uno stesso gesto significa la stessa cosa per entrambi? Il mondo sonoro di riferimento è lo stesso? In che modo la cultura in cui si è cresciuti modifica quella di appartenenza? Come cambia lo sguardo e l'ascolto nel passaggio da un luogo a un altro? Sul palco diverse coppie di figli e genitori metteranno a confronto i loro mondi sonori e gestuali di riferimento: di fronte a una serie di microfoni comporranno una partitura che parla di loro stessi e dei loro mondi di provenienza: evocheranno suoni che appartengono alla propria intimità e riprodurranno i gesti che utilizzano per entrare in relazione con il mondo. 9 luglio ore 21, I canti e le musiche del Mediterraneo, a cura di Stefano Saletti, Barbara Eramo e Banda Ikona, da anni presenti sulla scena italiana e internazionale nell’ambito della musica world, etnica e della canzone popolare con la Banda Ikona, il polistrumentista Stefano Saletti e la cantante tarantina Barbara Eramo continuano la loro esplorazione tra i canti e le musiche del Mediterraneo. Una peculiarità del lavoro di Stefano Saletti e Barbara Eramo è proprio quella di cercare di far emergere le connessioni e i punti di contatto delle tante tradizioni dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dalla tradizione popolare del nostro Sud alle melodie balcaniche, da quella greca a quella araba e sefardita, fino ad arrivare al recupero dell’antica lingua del mare, il Sabir che rappresentava la lingua del dialogo e dell’incontro tra la sponda nord e sud del Mare nostrum. In questo concerto presentano i brani che hanno insegnato durante il laboratorio musicale realizzato con i migranti che frequentano la scuola di lingua e cultura italiana della Comunità di Sant’Egidio. Un percorso di apprendimento che ha visto cantare e suonare insieme bambini, ragazzi e adulti provenienti da Paesi differenti, che si sono confrontati con la ricchezza del patrimonio musicale italiano e mediterraneo, attraverso il canto e l’utilizzo di strumenti delle varie tradizioni, come l’oud arabo, il bouzouki greco, la chitarra e le percussioni, in collaborazione con Comunità di Sant’Egidio che ha ospitato il laboratorio. (fonte ufficio stampa Signorelli-Menna).

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