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Piglio, Il cammino contemplativo San Giovanni Paolo II copie sei anni

Tutto è incominciato nel 2005, ad un anno della venuta a Piglio di Giovanni Paolo II, quando  la civica amministrazione, con una delibera di giunta, aveva deciso di installare una stele sui prati di Santo Biagio per ricordare ai posteri lo storico...

Tutto è incominciato nel 2005, ad un anno della venuta a Piglio di Giovanni Paolo II, quando la civica amministrazione, con una delibera di giunta, aveva deciso di installare una stele sui prati di Santo Biagio per ricordare ai posteri lo storico evento.

Benedizione stele 30 Aprile 2011

Giorgio Alessandro Pacetti nel fare una passeggiata sui prati di Santo Biagio nel Maggio 2010, della stele non c’era traccia e come al solito il progetto ideato dalla ex giunta Gabrieli era rimasto nel cassetto o nella mente degli ex amministratori.

Pacetti, non si perse di animo e subito scrisse una lettera che venne poi pubblicata il 18 Maggio 2010 dal quotidiano regionale “Ciociaria Oggi” dal titolo “La stele per papa Wojtyla è rimasta solo sulla carta”. Pacetti con la lettera faceva appello alla giunta capeggiata dal dott. Tommaso Cittadini, di ritrovare la delibera e il progetto della stele. L’iniziativa, diceva Pacetti, sarebbe altamente positiva anche in vista della beatificazione di Wojtila, il Papa amato da tutti specialmente dai giovani di tutto il Mondo.

L’amara segnalazione di Pacetti venne subito recepita dalla delegata alla cultura Stefania Bedetti e dall’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Piglio, Raffaello Ceccaroni, insieme a don Gianni e a padre Mario, rispettivamente parroci, il primo della Collegiata Santa Maria Assunta di Piglio, e, il secondo, della Beata Vergine ‘Refugium Peccatorum’ degli Altipiani di Arcinazzo, i quali, da subito, si diedero da fare ed ora a distanza di sei anni sono state installate:

il 30 Aprile 2011 in località Inzuglio-Santo Biagio una statua in resina, due Stele in marmo e il Cammino contemplativo con le frasi di Karol WOJTYLA;

il 30 Aprile 2013 le 14 Stazioni con le sacre immagini della Via Crucis in ferro battuto, dalle dimensioni 3 metri x3, posizionate sempre lungo il Cammino contemplativo di Karol Wojtyla, grazie alle generose offerte della popolazione facente parte del circondano di Piglio, degli Altipiani di Arcinazzo, di Trevi nel Lazio, di Jenne e di Arcinazzo Romano.

Il caratteristico laghetto dell’Inzuglio, la statua di papa Giovanni Paolo Il, la cappellina della Santissima Trinità, il Santuario della Madonna del Monte, il Cammino contemplativo, il percorso delle quattordici stazioni della “Via Crucis”, hanno dato un forte richiamo alla meditazione ed alla preghiera corale per tutte le persone che credono in Gesù e lo amano.

Karol Wojtyla, venuto più volte a passeggiare di nascosto in questa zona, ci ha lasciato con il ricordo della sua presenza la testimonianza di come la sintonia tra cammino interiore ed esteriore possa elevare l’uomo a Dio e farne una persona matura e felice.

Giorgio Alessandro Pacetti

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