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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura Piglio

Piglio, la copia del Crocifisso di San Damiano sarà nel convento di San Lorenzo

Sarà la Fraternità O.F.S. (Ordine francescano secolare) “Beato Andrea Conti”,  eretta il 18 maggio 1963, ad accogliere la copia del Crocifisso di San Damiano nella chiesa settecentesca francescana  di san Lorenzo a Piglio. Non è il crocifisso del...

Sarà la Fraternità O.F.S. (Ordine francescano secolare) “Beato Andrea Conti”, eretta il 18 maggio 1963, ad accogliere la copia del Crocifisso di San Damiano nella chiesa settecentesca francescana di san Lorenzo a Piglio. Non è il crocifisso del dodicesimo secolo, dipinto da un pittore umbro del quale non si conosce il nome che è custodito dal 1257, nel Protomonastero di Santa Chiara in Assisi, dinanzi al quale San Francesco pregò nel 1205, ricevendone la chiamata a lavorare per la Chiesa del Signore ma ne è la copia.

Francesco interpretò dapprima la voce del Cristo come una richiesta a favore del restauro materiale della chiesetta di San Damiano e solo pian piano comprese che il Signore lo chiamava a lavorare per riportare la Chiesa tutta alla purezza del Vangelo che bisogna conoscere, amare e attuare nella quotidianità della vita.

Il Crocifisso arriverà Sabato 6 Maggio e resterà a Piglio fino a Sabato 13 Maggio: occasione questa per scoprirne tutta la bellezza e la ricchezza teologica e liturgica.

I frati minori conventuali francescani di San Lorenzo hanno promosso la peregrinatio del crocifisso di San Damiano sperando anche nella partecipazione dei giovani affinché nasca nel loro cuore il desiderio di dare un senso diverso e più autentico alla loro vita, specie in questo momento storico che sta dimenticando Dio e i valori cristiani. Certamente tale iniziativa è una grande opportunità spirituale per tutti, soprattutto per le famiglie e in particolare per i giovani. Il nostro paese, e la nostra provincia, ha bisogno di ascoltare la voce di Colui che cambia la vita, la guarisce e la rende sempre nuova.

L’augurio che formuliamo è che grazie a questa “divina presenza” tutti possano scoprire di essere chiamati ad assumere un ruolo attivo e costruttivo nella chiesa, nella società civile, nel mondo. Per tale occasione vogliamo annunciare a giovani e meno giovani che, nonostante i fatti bui di questa nostra storia, Dio ci ama.

Giorgio Alessandro Pacetti

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