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Pofi, grande successo per la Via Crucis

Venerdì tornerà la storica e tradizionale processione per le strade del paese. Il corteo storico, composto da 150 attori ed alcuni cavalieri partirà dal palatenda e raggiungerà piazza Santa Maria, qui si accoderà alla processione del Cristo morto e si snoderà lungo le caratteristiche vie del borgo medievale

Grande successo di pubblico ieri a Pofi per il primo dei due appuntamenti in programma per la Passione di Cristo del 2022. Erano infatti tantissimi ieri sera ad assistere alla rappresentazione delle ultime ore di Cristo con quadri commemorativi durante la Via Crucis figurata. In piazza Vittorio Emanuele sono infatti andate in scena 9 stazioni sulle classiche 14: Tradimento di Giuda - Ultima cena - Orto degli ulivi - Gesù viene arrestato - Gesù è  flagellato - Gesù è caricato della croce - Veronica asciuga il volto di Gesù - Gesù è spogliato delle sue vesti - Morte di Gesù. Le stazioni della Via Crucis sono state rappresentate con delle scenografie poste lungo tutto il perimetro della piazza accompagnate da musica e voci narranti e tra una scena e l’altra c’è stata la preghiera a cura del parroco del paese don Giuseppe Said. Mentre al termine si è tenuto il canto dal vivo dello Stabat Mater eseguito dalla cantante lirica Maria Grazia Molinari. 

Ora sale l’attesa per il secondo appuntamento quello della serata del Venerdì Santo, il 15 di aprile. Per l’occasione si svolgerà la sola processione in costume con inizio dalle ore 21.00. Il corteo storico, composto da 150 attori ed alcuni cavalieri partirà dal palatenda e raggiungerà piazza Santa Maria, qui si accoderà alla processione del Cristo morto e si snoderà lungo le caratteristiche vie del borgo medievale. 

Un’edizione quella del 2022 davvero particolare, che segna appunto il ritorno di un evento davvero molto sentito nel paese. Un legame antico quello del paese con la Passione che affonda le sue radici addirittura nel tredicesimo secolo. Infatti, si fanno risalire proprio a quel tempo le prime processioni del Venerdì Santo, mentre vi sono documenti che attestano che nel 1923 venne allestita la prima recita, anche se non è da escludere che la data iniziale possa anche essere antecedente. Le testimonianze orali delle generazioni più anziane, ancora oggi narrano di quando un gruppo di giovani, nei caldi pomeriggi estivi di inizio Novecento, improvvisava alcune scene della Passione. Dei veri e propri pionieri che daranno poi vita ad una delle più antiche ed apprezzate passioni viventi del centro Italia, che nel corso degli anni ha visto intere generazioni di giovani, adulti ed anziani rappresentare i momenti salienti della vita di Cristo. Non vi è famiglia pofana che non abbia avuto un suo componente come attore, comparsa, organizzatore o collaboratore della manifestazione storico-religiosa. Senza ombra di dubbio si può affermare che il “Venerdì Santo” è la manifestazione che meglio rappresenta l’identità della comunità locale.   A caratterizzare da sempre il Venerdì Santo di Pofi, oltre la straordinaria bellezza delle viuzze medievali e delle piazze, dove si snoda il corteo storico in costume, soprattutto il grande sforzo organizzativo e la grande passione con cui viene preparata nei minimi particolari. Una manifestazione che ogni anno puntualmente viene messa in campo grazie ai componenti dell’associazione Venerdì Santo che, con grande spirito di sacrificio ed abnegazione, curano ogni aspetto della Passione Vivente e che richiama numerosi visitatori anche da fuori regione.  

“Desidero esprimere la mia soddisfazione e quella di tutti coloro che rendono possibile la realizzazione di un evento così sentito in paese come la Passione per il grande successo di pubblico e di critica per il primo dei due appuntamenti in programma quest’anno andato in scena ieri sera – afferma con orgoglio il presidente dell’associazione del Venerdì Santo Ivan Corneli – un evento che da sempre è motivo di vanto per la comunità pofana, che vede tantissimi volontari dedicarsi praticamente per un intero anno per la migliore riuscita della manifestazione. Infine – conclude il presidente – voglio sin d’ora dare appuntamento alla edizione del prossimo anno, quella del centenario. Nel 2023 infatti saranno cento anni esatti dalla messa in scena della prima Sacra rappresentazione della Passione di Pofi. Un evento a cui stiamo lavorando con passione e dedizione già da adesso”. 

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