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Cultura Roccasecca

Roccasecca, capitale della cultura 2025, la città non vince ma il progetto per valorizzare il territorio continua

Il sindaco di Roccasecca si complimenta con la città vincitrice, Agrigento e ringrazia tutti i partners che hanno sostenuto la città ciociara

Congratulazioni alla città di Agrigento. Noi abbiamo un territorio ricco di storia e di cultura. Ora abbiamo anche un titolo ed una visibilità nazionale per valorizzare tutte quelle potenzialità fino ad oggi rimaste inespresse, attraverso la creazione di un brand territoriale e attraverso la collaborazione dei cittadini e delle imprese che vorranno continuare questo percorso di crescita. La vera sfida inizia da oggi. Grazie all’amministrazione comunale e a chi ha collaborato con noi per raggiungere questo incredibile risultato che ha proiettato la nostra città tra le eccellenze nazionali”.

Mostra orgoglio e soddisfazione il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco, a pochi minuti dall’ufficializzazione di Agrigento come Capitale della Cultura italiana 2025, scelta nel lotto delle dieci finaliste tra le quali anche la città di San Tommaso.

“Ho avuto modo di interloquire con il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano – ha aggiunto Sacco - che visiterà anche la nostra città. Sarà occasione per mostrargli la nostra bellezze e le potenzialità che abbiamo raccolto nel dossier presentato alla giuria. Che non resterà nel cassetto: dal 2022 infatti, grazie a un accordo tra il Segretariato Generale del Ministero e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, è stata approvata un’iniziativa per valorizzare le progettualità delle 10 città finaliste. Partendo da quei progetti, il percorso è strutturato per consolidare le capacità progettuali; individuare soluzioni che ne favoriscano la sostenibilità; promuovere e rafforzare la nascita di reti territoriali tra enti pubblici, privati e portatori di interesse”.

“Il nostro progetto – ha concluso Sacco - elaborato da Paolo Verri e dal titolo “Vocazioni” ha potenziali importanti, può essere strumento reale per offrire occasioni di sviluppo al territorio, è sorretto da una rete corposa e sostenibile dal punto di vista economico. Nei prossimi anni celebreremo il triennio dedicato a San Tommaso, il Giubileo, poi i millecinquecento anni dell’abbazia di Montecassino. Abbiamo una base da cui partire: possiamo veramente scrivere una pagina nuova e produttiva per un’area vasta, quella del cassinate. Abbiamo dimostrato che si può pensare e progettare in grande”. 

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