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Roma, Ai Giardini della Filarmonica «Il piacere dell’onestà» abbatte la bestia

L’onestà, che parola inflazionata! E Pirandello, attento come sempre e più che mai ai fenomeni sociali, ne incomincia a parlare già dal 1905 in una sua novella Tirocinio che poi svilupperà, come sua consuetudine istintiva e geniale, in una...

L’onestà, che parola inflazionata! E Pirandello, attento come sempre e più che mai ai fenomeni sociali, ne incomincia a parlare già dal 1905 in una sua novella Tirocinio che poi svilupperà, come sua consuetudine istintiva e geniale, in una commedia teatrale nel 1917, «Il piacere dell’onestà», appunto.

Ospite nella XXI edizione di una delle più attente manifestazioni dell’Estate Romana, I Solisti del Teatro, curata da sempre dalla direzione artistica della vulcanica Carmen Pignataro, che anche quest’anno sceglie per il suo affezionato pubblico romano (e non solo) testi inediti e autori raffinati, monologhi e sperimentazioni coraggiose coprendo un arco temporale che va dal 10 luglio e che giungerà fino al 6 agosto. Nei suggestivi e appartati Giardini della Filarmonica, in via Flaminia 118, che Gianni Borgna, scomparso lo scorso febbraio, definì un’«isola felice» per gli amanti del teatro (a lui è dedicata la rassegna) il coraggio di chi ama l’arte, malgrado il momento drammatico per la cultura, viene premiato. Arte e natura, passione e intraprendenza, delirio e follia, questi gli ingredienti di questo cocktail più che gustoso. L’Alt Academy ha presentato il 19 e il 20 luglio, ma sarà nuovamente in scena anche il 27 e il 31 luglio, uno spettacolo dal sapore classico e sempre molto attuale «Il piacere dell’onestà» per la regia di Sebastiano Nardone che impeccabilmente veste i panni dell’onesto Baldovino. Le tracce di umorismo non potevano che non essere affidate all’adrenalinica Dodi Conti giusta nel ruolo della signora Maddalena. Elegante e snob l’interpretazione del bravissimo Luca Ferrini nei panni dell’ambiguo e controllato Maurizio Setti. La delicata perdizione femminile è affidata alla talentuosa Giorgia Massetti. Lei è Agata, e su questo non c’è alcun dubbio. Il marchese Fabio Colli è interpretato da Simone Destrero. L’apice della comicità si tocca quando ad entrare in scena è un ‘discutibile’, ecclesiasticamente parlando, parroco. Alessandro Grande contribuisce con un’esplosione di simpatica energia. Un cast ben assortito, ognuno più che «onesto» nel proprio ruolo. L’onestà di cui parlava Pirandello è qui rispecchiata negli attori che con altrettanta integrità artistica hanno materializzato con il loro lavoro (che, ovvio, è anche passione) il rispetto giusto per un giusto teatro. Lo spettacolo «Il Piacere dell’Onestà» è all’interno del progetto Eliseo Scuola, ideato dalla Alt Academy, nella stagione 2014/2015 per la sezione «Io leggo-Valorizzare i classici». Una anteprima, quindi, di quello che la Alt Academy sta mettendo in campo con la produzione di cinque spettacoli rivolti al mondo della scuola. Per educare non bastano le parole, per quanto belle e nobili, ma necessitano esempi pratici da mostrare in concretezza. E questo si sa. «Anima pulchra in corpore pulchro» sentenziava già nel Settecento lo scienziato e psicologo Lichtenberg sottolineando l’importanza del corpo in cui alberga l’anima. E in tutta questa situazione gli attori dell’Alt Academy hanno giocato con animo da bambini che prendono sempre molto sul serio il loro gioco.

Veronica Meddi

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