Roma, Al MACRO la personale di Chittrovanu Mazumdar
Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma ospita in anteprima assoluta la prima personale in Italia dell’artista, di origine franco-indiana, Chittrovanu Mazumdar. Nella mostra, dal titolo “And what is left unsaid…”, il ritmo visivo è scandito...
Il MACRO ? Museo d?Arte Contemporanea Roma ospita in anteprima assoluta la prima personale in Italia dell?artista, di origine franco-indiana, Chittrovanu Mazumdar.
Nella mostra, dal titolo ?And what is left unsaid??, il ritmo visivo è scandito principalmente dalla contrapposizione di due grandi installazioni - Nightskin e Untitled - che aprono il percorso espositivo.
I colori dominanti sono il nero dei monoliti interattivi in ferro, che occupano la prima parte della sala, il rosso della seconda installazione, e il blu avvolgente della videoinstallazione che conclude il percorso. L?artista utilizza nel suo lavoro molti stimoli visivi e materiali di diverso genere come legno, ferro, tessuti, fiori, fotografie, video, suoni e luci.
L?opera, nelle sue varie declinazioni, racconta frammenti di storie, anche quella intima dell?artista, proponendo allo spettatore la possibilità di spiare questi momenti privati dell?esistenza altrui accostando l?occhio allo spioncino delle ?video boxes?. Il titolo ?And what is left unsaid?? descrive una melanconica e rassegnata presa di coscienza dell?impossibilità di potersi esprimere fino in fondo, rispetto alla quale le opere diventano la rappresentazione visiva delle parole inespresse che riempiono i nostri ricordi. Le immagini che scorrono nelle opere di Chittrovanu Mazumdar ci portano nel territorio ambiguo del non detto, del non manifestato, come un amore clandestino che non può essere rivelato e lascia sempre nei due amanti che si lasciano, dopo un incontro d?amore, per ritornare alle rispettive vite, qualcosa che rimane sospeso e che si sarebbe voluto dire ma che è rimasto latente e bloccato da qualche timore. Quell?atmosfera sospesa fra passione e assenza, che è riuscito a raccontare sapientemente il regista Wong Kar-Wai nel capolavoro ?In the mood for love?, la ritroviamo nelle scatole, quasi magiche, di Chittrovanu Mazumdar, che svelano il loro racconto segreto solo a chi si avvicina abbastanza per farle schiudere.
Il percorso che si snoda all?interno della mostra è una sorta di viaggio visivo che ci trasporta, accompagnati da una tensione intellettuale ed estetica, tra storie private, reminiscenze visuali dell?India - con i suoi colori, i suoi suoni e le sue luci - e memorie culturali occidentali.
L'installazione Nightskin, concepita per immergere lo spettatore in un'esperienza sensoriale totalizzante, potrà essere fruita nella sua interezza sia nel giorno dell'opening che tutti i giovedì dalle ore 16.30, quando la ?fog machine" verrà messa in funzione.
