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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Roma, al Teatro Le Sedie in scena TRITTICO di e con Daniela Giordano e Danila Massimi

Continua ad un ritmo serrato la programmazione del Teatro Le Sedie. Il mese di novembre è dedicato a tre tematiche importanti e altrettanto scottanti. Il direttore artistico Andrea Pergolari affida il suo terzo mese di stagione al duo Daniela...

Continua ad un ritmo serrato la programmazione del Teatro Le Sedie. Il mese di novembre è dedicato a tre tematiche importanti e altrettanto scottanti. Il direttore artistico Andrea Pergolari affida il suo terzo mese di stagione al duo Daniela Giordano e Danila Massimi. Dal 4 al 27 novembre per quattro fine settimana (dal venerdì alla domenica) le due attrici danno vita al Trittico che raccoglie e propone tre imperdibili spettacoli del duo su le donne, il lavoro e la terra.

Utilizzando il canto, la musica, il ritmo, la poesia, la parola, affrontano con acuta intelligenza, graffiante ironia ed emozionante vibrazione poetica, sintesi tematiche importanti.

Un mix di linguaggi scenici su problematiche dell'oggi attraversati dalla musica che intercettano e coinvolgono anche il pubblico dei giovanissimi.

Chiamarla V, Di chi è la terra, Pane e Coraggio sono i tre lavori che verranno presentati rispettivamente dal 4 al 6, dall'11 al 13, dal 18 al 20 novembre per poi ritornare in scena nell'ultimo fine settimana il 25, 26 e 27 novembre.

CHIAMARLA V

Ovvero: variazioni poetiche e sonore su i monologhi della vagina e altre storie

Di Giordano /Massimi

Un liberatorio viaggio in parole e musica a volte ironico, a volte struggente, intorno a una meraviglia di solo genere femminile che come dal titolo, ci impegniamo a CHIAMARLA V. Ritmi ipnotici e melodie struggenti accompagnano la performance dell'attrice nel superamento del suo tabù, del tabù di tutte. Come e quando pronunciare quella parola? Come denudare l'anima senza vergogna di sé? Come liberarsi del disagio di essere donna senza abdicare al gelo del non amore? Solo pronunciare una parola in teatro, quella parola misteriosa e carnale come una ferita, si fa atto politico. Ogni racconto, ogni pezzo che compone lo spettacolo, tradisce la risata di chi, consapevolmente, mette a servizio il proprio vissuto di artista e di donna per il superamento dell'imbarazzo che lo specifico femminile spesso comporta. Con ironia disarmante, e una sagace e originale rilettura dei monologhi della vagina e altre storie, lo spettacolo scorre, in un'ora di intelligente divertimento e riflessione a volte seria; nessun atto contro, nessun desiderio di stravolgere. Piuttosto l'esigenza vitale e gioiosa di rinnovarsi, di vincere i lacci logori della femminilità negata.

DI CHI È LA TERRA?

Ballata rap per Chicco di Grano Pannocchia e Sacchetto

Di Citoni Giordano Massimi Veruggio

Non tutto ciò che pensiamo cibo, viene coltivato per soddisfare i bisogni alimentari del pianeta. Grani e cereali sono diventati flex crops, vale a dire flessibili all'utilizzo per fini diversi da quello alimentare. Il brano rap originale, DI CHI E' LA TERRA?, è il filo conduttore della storia, nella quale si affacciano i protagonisti, alimenti e cose, che danno voce alle loro problematiche, proponendo il loro spiazzante e surreale punto di vista. La green economy necessita di grandi aree per coltivare cereali e vegetali destinati a biocarburanti e bioplastiche, generando un fenomeno chiamato land grabbing, accaparramento delle terre, che nega i diritti di sopravvivenza e di utilizzo alle popolazioni che ci vivono da sempre. L'Africa è uno dei paesi maggiormente coinvolti dal fenomeno del land grabbing. Appropriazione delle terre, perdita di identità dei cibi, perdita di diritti delle popolazioni che abitano le terre diventate grandi piantagioni di cereali per biomassa e biocarburanti, impoverimento, fame. Tutti rispondono alla domanda: di chi è la terra? Di chi la abita o di chi la governa? Ne parlano: Chicco di grano, Pannocchia e Sacchetto.

PANE E CORAGGIO Voce e canti del lavoro

Di Giordano /Massimi

"L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro", comincia così la Costituzione Italiana, articolo uno, e comincia anche così lo spettacoloPANE E CORAGGIO.

Il Lavoro è un diritto sul quale si fonda la nostra stessa democrazia eppure lavorare non è facile né per chi lo cerca né per chi ce l'ha. Un'inedita e stupefacente trama narrativa, intrecciata sul doppio binario della canzone e della Costituzione italiana, emerge attraverso gli articoli e i brani scelti per raccontare sicurezza, diritti e lotte dei lavoratori: da Bella Ciao nella versione delle mondine a Povera Patria di Battiato, passando per Lavorare con lentezza di Enzo Del Re fino a Ho visto un re di Iannacci.

Una occasione molto particolare per i giovani e i giovanissimi di riallacciare il filo della memoria perduta con la tradizione dei canti di lotta e del lavoro, ma anche di riflettere sulla poetica di alcuni dei più formidabili cantautori italiani, Giorgio Gaber e Piero Ciampi.

Gli originali arrangiamenti dei brani musicali delle due interpreti, per voci chitarra e percussioni, giocati con ironia, brio e talento, aggiungono alla narrazione l'ingrediente della condivisione emotiva, tra riso e pianto.

Teatro Le Sedie

vicolo del Labaro 7 – Roma

Ore 21, domenica ore 18

Ingresso: € 10 intero; € 8 ridotto

info e prenotazioni: segreteria@teatrolesedie.it – 3201949821

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