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Roma, Alessandra Mortelliti conquista il pubblico con il monologo Famosa

Una serata di grande prova di artista al Teatro Barnum Seminteatro alla Garbatella, ottimamente diretto da Gabriele Mazzucco, un teatro, piccolo, ma molto accogliente, che sta conquistando fasce sempre più vaste di pubblico e di estimatori con una...

Una serata di grande prova di artista al Teatro Barnum Seminteatro alla Garbatella, ottimamente diretto da Gabriele Mazzucco, un teatro, piccolo, ma molto accogliente, che sta conquistando fasce sempre più vaste di pubblico e di estimatori con una serie di proposte molto qualificate ed innovative. Il successo più recente è stato quello conseguito dalla bravissima Alessandra Mortelliti, che ha interpretato magistralmente un monologo drammatico, coinvolgente e coraggioso, scritto da lei stessa; un testo che è risultato finalista al Premio Letterario “Per voce sola”, nell’ambito delle novità del panorama culturale italiano, e che è stato messo in scena con la supervisione alla regia di Rocco Mortelliti, padre di Alessandra. Il pubblico ha avuto modo di apprezzare tutte le doti artistiche ed interpretative della Mortelliti: la padronanza dei gesti e della scena, il linguaggio molto particolare, ma essenziale nella comunicazione con gli spettatori, nonché il grande coraggio di portare sul palcoscenico argomenti delicati ed attuali, molto spesso filtrati ed edulcorati in modo poco efficace. Cosa che assolutamente non avviene nel monologo di Alessandra ! Un cenno alla trama del dramma: Rocco Fiorella è un giovane cresciuto nella provincia ciociara più sperduta; nella convinzione di essere una ragazza mancata a causa di un “errore genitale”, ha un unico grande sogno: diventare famosa. Le sue giornate trascorrono in maniera angosciosa tra gli insulti dei paesani, le botte del padre (che non riesce ad accettare un figlio “invertito” e “ritardato”), le crisi isteriche di una madre posseduta dal demonio, l’ostilità degli insegnanti e dei compagni di scuola, e l’impegno lavorativo, certamente non appagante, al supermercato del paese. Quale è l’unico rifugio nell’arco della giornata? E’ la televisione, con quei programmi che illudono molti giovani sulla possibilità di “diventare qualcuno”. Per questo motivo, ogni giorno, contro tutto e contro tutti, chiuso nella solitudine della sua stanza, Rocco prova e riprova balletti da lui stesso coreografati, interpreta canzoni pop, ricerca parrucche “divine” e scarpe “zeppate”, per essere sempre al meglio, in attesa della grande occasione, che prima o poi, ne è convinto, arriverà anche per lui! E proprio quando per il giovane sembrano svanire le speranze di fuggire dal paese “merdoso”, ecco l’annuncio in televisione: a Cinecittà sono aperte le selezioni di cantanti, attori e ballerini. Rocco non ha dubbi: è questa l’occasione che stava aspettando da anni. Da questo momento inizia la sua avventura, il suo viaggio carico di speranza che lo porterà a Roma. Ma qui sarà costretto a scontrarsi con una realtà ancora più ostile e spietata, in cui il suo essere “diverso” scatenerà, suo malgrado, una escalation di violenze e di umiliazioni. Ebbene, tutto questo dramma è stato reso, dalla brava Alessandra Mortelliti, in maniera vibrante e coinvolgente, emozionante e commovente, dalla prima all’ultima battuta del suo intenso monologo, che ha già fatto registrare più di cinquanta repliche, e che ne merita ancora tante altre a Roma e in tutta Italia : brava Alessandra con il suo monologo Famosa, e bravo Gabriele Mazzucco con il suo Teatro Barnum ! fv

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