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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cultura

Roma, Futurismo Renaissance: intervista a Cristiano Rocchio, dal Rinascimento al Postumano

*Futurismo Renaissance. Marinetti e le avanguardie virtuose- a c. di R. Guerra e P. Bruni (Deleyva editore di E. J. Pilia), Autori Vari – elenco completo autori, oltre 50 a fondo pagina link info.

*Futurismo Renaissance. Marinetti e le avanguardie virtuose- a c. di R. Guerra e P. Bruni (Deleyva editore di E. J. Pilia), Autori Vari – elenco completo autori, oltre 50 a fondo pagina link info.

Nel libro digitale che ha già bucato i media (MeteoWeb, Fantascienza.com, Blasting News, Hyperhouse, Youumandesign 4 NR, Estense com, Ferrara Italia,Il Giornale di Sicilia, Scienza e Futuro e Asino Rosso) dedicato alle nuove avanguardie, contro la degenerazione liquida contemporanea massmediologica e culturale dominante, uno dei software del volume elettronico spiega che cosa differenzia almeno potenzialmente le nuove direzioni dell'arte, la cultura e l'arte sperimentali o d'avanguardia. La piena consapevolezza, oltre la storicamente necessaria tabula rasa, sempre criticamente ora significante comunque del discorso, del Passato obsoleto e del "fato/artefatto" dei Futuri (per dirla con R. Paura, anche lui nell'ebook, dell'IIF): vale a dire, certa reinvenzione del/dal rinascimento, archetipo da Leonardo da Vinci o Erasmo da Rotterdam, ecc. (e come dimostra centralmente lo stesso D. Foschi con il suo Metateismo di Milano, presente non a caso nell'ebook). L' umanesimo stesso come archetipo, si parli pure nelle varie modulazioni dei nuovi gruppi e movimenti o spiriti liberi segnalati e in sfilata diretta, anche del posthuman o del futurismo più estremo. Gli stessi, tra gli autori, in tal senso A. Cattaneo o P. Casalini,, transumanesimo o futurismo magico, rispettivamente, il fantanoir neogotico del celebre sound designer J.C. Casalini, l'arte o parola erotica di G. Scanavini e M. Biuzzi (custode della memoria della mitica Lucrezia B. della modernità- Moana Pozzi), ecc. riformattano tali archetipi, oltre ai grandi contributi "scientifici" e diversamente accademici di A. Olivieri (la nuova follia creativa di Erasmo da Rotterdam) e nello specifico di Cristiano Rocchio, padovani, entrambi filosofi. Rocchio accentua e mira, come si vede, maggiormente il misconosciuto rinascimento novo delle avanguardie stesse, fino, riassumendo, proprio al transumanesimo dei vari Campa, Vaj, Istvan, ecc con cui ha concluso il suo saggio incluso nell'ebook, tratto anche dalle sue conferenze in quel di Tubinga Università dove lavora. Questa intervista succintamente amplifica la coda della cometa stessa, evidenziando sempre quella "Ribellione Umanista", insospettata nelle avanguardie stesse, sulla scia... di uno dei suoi libri più significativi.

D - Ritorno delle avanguardie: Mito nei tempi liquidi o azione-reazione necessaria per nuove mappe culturali forti del nostro tempo?

R - Entrambe le ipotesi sono plausibili: le avanguardie, in particolare il dadaismo, hanno scosso l'intelligenza dei contemporanei, che all'inizio del '900 erano supini agli astratti modelli di razionalità e complici nel consolidare un modo di vita ingiusto nei suoi presupposti economici e nelle sue conseguenze sociali. Questo per ciò che riguarda il mito. Per il nostro tempo sono auspicabili mappe culturali razionali e critiche, per contrastare l'egoismo, l'opportunismo, l'ingiustizia e la tendenza all'isolamento. Credo che si debba acquisire consapevolezza, interrogarci sulla giustizia, su quale scopo abbiano la vita individuale e la collettività, sviluppare una personale interpretazione della realtà ed esprimere la nostra creatività. Ma non è necessario aprirci una strada nella selva, possiamo tener dietro ai nostri maestri dell'Umanesimo e del Rinascimento.

D - Un selfie 3.0 sul tuo testo "Le scie delle comete" nel volume digitale Futurismo Renaissance?

R - Le scie delle comete sono state tracciate dalle avanguardie novecentesche all'inizio della nostra epoca crepuscolare e mostrano una strada per lo sviluppo dell'umanità: il rifiuto dell'individualismo, del particolarismo e dell'egoismo borghesi, dei modelli astratti e delle concezioni rimasticate dagli interpreti ufficiali, la ricerca della via individuale alla comprensione della realtà e alla realizzazione spirituale insieme soggettiva e collettiva. Dall'inizio del Novecento il contesto sociale non sembra essere cambiato, ma attualmente l'intelligenza e la consapevolezza hanno più ostacoli: l'ipocrisia, il camuffamento degli scopi, l'eccesso formalistico e specialistico, la chiusura in gruppuscoli, l'enorme quantità ed incertezza dei dati da sintetizzare. Le istanze delle avanguardie sono oltremodo attuali e vale ancora la pena ruminarle, perché molto probabilmente ora è possibile soddisfarle.

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https://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/autori.html?auth-id=239079

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