
Una Storia
Roma, il 3 Angiolo Maroni Presenta “Una storia raccontata Male" con Stefano Liburdi
“Mi sono dimenticata come ci si cammina!” Mi guarda, poi china lo sguardo verso le scarpe lucide e con il mento indica i tacchi a spillo. E' bella Monica nel suo primo giorno da donna libera, anche se solo per poco. Un permesso di qualche giorno.
"Mi sono dimenticata come ci si cammina!" Mi guarda, poi china lo sguardo verso le scarpe lucide e con il mento indica i tacchi a spillo. E' bella Monica nel suo primo giorno da donna libera, anche se solo per poco. Un permesso di qualche giorno. Esce oggi dopo anni e anni di reclusione nel carcere di Rebibbia. Il magistrato di sorveglianza l'ha affidata a me che sono il Garante dei diritti dei detenuti. "Angiolo, grazie!" mi dice commossa dandomi un bacio sulla guancia. "Va, e goditi questi giorni e non fare cazzate. Ci vediamo la settimana prossima." So che non mi tradirà mai. Fa caldo, troppo caldo per un'estate appena al principio. Mi fermo in un chiosco fresco e accogliente, ordino una bottiglietta d'acqua e una granita, seduto al tavolino vista mare. Magari riesco a scorgere anche il traghetto di Monica. Mi ritrovo così davanti al mio adorato mare di Napoli, dove tutto è iniziato.