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Roma, il catalogo di Alessandro Guzzi, il mondo e la poetica

Primavera in full immersion per Alessandro Guzzi, noto pittore antagonista di Roma Capitale e anche scrittore, in veste visiva già nella Biennale di Venezia a cura di V. Sgarbi (2011/12), con segnalazioni critiche autorevoli quali Carlo Fabrizio...

Primavera in full immersion per Alessandro Guzzi, noto pittore antagonista di Roma Capitale e anche scrittore, in veste visiva già nella Biennale di Venezia a cura di V. Sgarbi (2011/12), con segnalazioni critiche autorevoli quali Carlo Fabrizio Carli, Leonardo Canova, Filiberto Menna (ecc.) Nell'ordine, appena uscito il saggio "diversamente" mistico Il regno dell'anticristo e altri scritti (La Carmelina, edizioni, Ferrara-Roma), sorta di prosa pittorica complementare all'arte visuale vera e propria per cui Guzzi è certamente più noto (Il Guzzi scrittore si segnala comunque anche per un paio di libri di carattere speciale astrologici, sempre con valenze peraltro metaculturali.

Quasi contemporaneamente: è in corso dal 23 maggio al prossimo 23 giugno presso la Libreria Galleria L'Universale di Roma, a cura di Maurizio Messina, la personale Il Mondo e la Poetica di Alessandro Guzzi.Un pittore poeta, come accennato, diversamente antimoderno, eppure cantore vuoi di una nuova Bellezza, supportato da una Tekne rara nel panorama spesso trash o parasperimentale attuale, intrisa di sensualità aurorale e spiritualiù cosmico innamorante e trascendente. Come ben evidenziano nell'omonimo prezioso catalogo, gli stessi Vincenzo Centorame, Sandro Giovannini, Marco Guzzi, Don Mauro Tranquillo e Roberto Guerra (anche quest'ultimo con un paio di interviste all'artista, una sulla mostra e una proprio sul libro cartaceo di cui prima). Oltre allo stesso sempre raffinato Messina. Ebbene, sintetizzando, al di là di certe evocazioni certamente attinenti vuoi alla grande stagione Preraffaellita, vuoi a certo rinascimento magico, vuoi agli stessi promotori moderni o contemporanei per un ritorno alla Belleza e alla (Nuova) Forma, tra Longhi e Sgarbi stessi, Alessandro Guzzi, semplicemente, esprime la Pittura come Arte di cristallo luminoso e ammaliante e perturbante per certa maestosa danza, tra un altro Sacro e un altra Gaia-Terra, desiderio dell'azzurro e del cielo dell'azzurro.

*DAL CATALOGO

"Vincenzo Centorame... "Non può non tornarci alla mente che Guzzi colloca nella propria poetica pittorica, ma anche, come studioso di storia dell'arte, nella lingua tracciata da colui che è testimone di un progetto culturale assolutamentee legato alla più elevata interpretazione di sempre, quela di Hans Sedlmayr, il quale ha aperto , pe molti, anche con la sua coraggiosa testimonianza spirituale, una letttura dei fenomeni artistici ed una prospettiva non superficiale ed occasionale..."

Info

https://www.luukmagazine.com/alessandro-guzzi-in-mostra-a-roma/

https://www.mirorenzaglia.org/2013/05/alessandro-guzzi-il-pittore-che-non-dice-non-occulta-ma-da-segno/ Guzzi opere
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