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Roma, Il dramma contemporaneo Io come te, al Teatro dei Conciatori

Sono molto affezionato al Teatro dei Conciatori e alla sua direzione artistica, sia per la affettuosa ospitalità in occasione dei vari spettacoli proposti al pubblico e ai giornalisti, sia per la qualità, davvero eccellente, di quanto viene...

Sono molto affezionato al Teatro dei Conciatori e alla sua direzione artistica, sia per la affettuosa ospitalità in occasione dei vari spettacoli proposti al pubblico e ai giornalisti, sia per la qualità, davvero eccellente, di quanto viene presentato durante la lunga stagione : bravi, bravissimi autori italiani, interpreti molto validi ed entusiasti del loro lavoro, e bravi registi. Una ennesima conferma l’ho avuta in occasione del vibrante testo scritto da Maria Letizia Compatangelo, intitolato Io come te, ed interpretato mirabilmente da Gianna Paola Scaffidi, Marina Magoni e Igor Mattei, con la regia di Donatella Brocco. In scena abbiamo due figure femminili, estremamente diverse tra loro: l’affermata manager italiana, Lea, e Irina, la giovane slava in cerca di lavoro. Tra loro Carlo, figlio di Lea, immagine emblematica di chi sembra essere in grado di dare protezione ad entrambe. Il breve incontro tra le due donne riserva più di un colpo di scena, attraverso i quali l’autrice dimostra come simpatia, solidarietà, pregiudizio, rivalità, dolore, rancore, istinto e coscienza del ruolo materno possano più che verosimilmente convivere nell’animo femminile. Durante il confronto-scontro tra le due diverse personalità vengono presentate e messe a nudo due figure di donna struggenti nella loro composita verità. Ho molto apprezzato la bella e colta recensione scritta dall’amico e collega Marcantonio Lucidi su questo spettacolo, e posso dire che la condivido al novanta per cento! Infatti, anche io ritengo il testo della Compatangelo davvero eccellente, un ottimo esempio di drammaturgia moderna, contemporanea, agile e molto fruibile da parte del pubblico; così come ritengo ottima le interpretazioni della Scaffidi, molto solida e assoluta padrona del palcoscenico, della giovane Magoni (una vera e propria rivelazione, con molta personalità, grande determinazione e “peso” sulla scena pari a quello della Scaffidi) e di Igor Mattei, efficace e convincente nei suoi rapidi interventi. Da parte mia, aggiungo, ho molto apprezzato la scelta registica di Donatella Brocco: un taglio giusto, equilibrato, con un ritmo ben adeguato allo sviluppo delle situazioni in scena; un ritmo troppo sostenuto sarebbe apparso eccessivo ed esagerato, così come un ritmo più lento sarebbe risultato noioso e non adeguato alla dinamica e alla evoluzione psicologica delle due protagoniste. Quindi un ottimo spettacolo, al quale auguro sinceramente una lunga serie di repliche a Roma e fuori Roma, in varie regioni italiane, perché le merita ampiamente per le sue tematiche così attuali, che non rivelo nei dettagli per lasciare interesse e curiosità nei prossimi spettatori, che saranno certamente numerosi. Io come te, con la regia di Donatella Brocco, autrice: Maria Letizia Compatangelo, interpreti: Gianna Paola Scaffidi, Marina Magoni, e Igor Mattei.

Franco Vivona

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