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Roma, il giorno di San Valentino all'insegna dell'arte per i corsisti della casa di reclusione di Rebibbia

“Un’ora di lezione può cambiare la vita” dice Massimo Recalcati. E per i corsisti del progetto “L’arte dentro” - promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e Turismo – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con...

“Un’ora di lezione può cambiare la vita” dice Massimo Recalcati. E per i corsisti del progetto “L’arte dentro” - promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e Turismo – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura – il giorno di San Valentino, quando ovunque si celebra l’amore nelle sue più variegate espressioni, sarà l’occasione per sperimentare in prima persona una faccia dell’amore: l’arte imparata sui testi e dalle parole dei loro docenti che diventa forma tangibile.

E la mostra “L’Età dell’Angoscia” accompagnerà questo nutrito gruppo di studenti alla ricerca del bello, nelle sale del più antico museo pubblico al mondo. Questo grazie allo strumento di cui all’articolo 21, co. 4bis, L. n. 354/75, – concesso dal Magistrato di Sorveglianza su proposta della Direzione Penitenziaria - che permette a parte dei corsisti di visitare ed interagire con i siti museali studiati e conosciuti fino a quel momento solo sulla carta.

“L’Arte dentro”, un progetto nato sette anni fa – coerentemente con il senso di accoglienza che da sempre ha distinto la città di Roma – e che cambia tema ad ogni sessione di studio accompagna, due ore ogni settimana, gli ospiti della Casa di Reclusione in un percorso di studio affiancati da un’archeologa e un botanico. A volte – con il permesso della Direzione – sono presenti in aula, anche artisti, autori, docenti universitari, personaggi pubblici.

Il tema affrontato quest’anno (ottobre 2014 – luglio 2015) è “L’archeologia e le origini della cosmesi”: i profumi di Afrodite, i segreti degli oli, le schiave cosmetae, le terme, gli orti medicali, le piante officinali, Galeno di Pergamo medico di corte di Marco Aurelio, tinture, lozioni, infusione e triturazione. Un incontro, finora virtuale, con l’arte che il 14 febbraio aspetta concretamente i corsisti ai Musei Capitolini, beni artistici inviolabili da proteggere con responsabilità e partecipazione personale come patrimonio dell’Umanità.

Un percorso didattico. Un apprendimento. Qualche ora di libertà in compagnia della bellezza. Anche questa è una faccia dell’amore nel giorno di San Valentino, nel coinvolgimento comune di istituzioni e chi, comunque, fa parte di questa città.Per un giorno “L’arte dentro” esce da Rebibbia e dal cuore dei corsisti per passeggiare nel mondo dell’ “Arte che sta fuori”.

L’Arte Dentro è un progetto nato sette anni fa che vede la partecipazione di: Casa Reclusione di Rebibbia, Direzione Penitenziaria, Area Educativa, Polizia Penitenziaria, Operatori Zètema Progetto Cultura. Gli incontri didattici – a cadenza settimanale per la durata di due ore – poggiano su obiettivi raggiungibili e costantemente misurabili grazie ad un programma inclusivo, aperto e migliorabile anche in corso d’opera.

Obiettivo del percorso è poter stabilire, in chiusura, un ordine cronologico storico artistico, attraverso la conoscenza dei Beni Culturali oggetto di studio.

Vengono messi in atto anche strumenti per il monitoraggio e previsione delle attività di valutazione: questionari affettivi e cognitivi, strumenti concertati tra i responsabili dell’area educativa e operatori di Zètema. Sono previsti anche scritti personali, brevi saggi ed esposizioni orali individuali e collettive sul tema trattato.

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