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Cultura

Roma, il libro delle "nuove rose italiane" con la ciberfata Ada Cattaneo

*The Italian Rose 2000. la nuova parola femminile (La Carmelina edizioni, Ferrara-Roma). Nel libro ed ebook delle cosiddette nuove rose italiane, anche Ada Cattaneo, la fata 2.0 scrittrice del Nord.  Un racconto inedito, un paio di interviste a...

*The Italian Rose 2000. la nuova parola femminile (La Carmelina edizioni, Ferrara-Roma). Nel libro ed ebook delle cosiddette nuove rose italiane, anche Ada Cattaneo, la fata 2.0 scrittrice del Nord. Un racconto inedito, un paio di interviste a cura del transumanista Stefano Vaj e del curatore del volume R. Guerra: libro che include le stesse Seconda Carta, Sylvia Forty, Caterina Gruber, KK, Giancarla Parisi (con Fabio La Rotonda), Rita Pasqualini (con Vittorio Zanella del Teatrino dell'ES), Tina Saletnich Tonelli, inoltre la nota collaudo di Grazia Scanavini.

Ada Cattaneo, anche nota sociologa dei consumi, già allieva di F. Alberoni e altri sociologi noti, è promotrice in Italia di certo Transumanesimo letterario futuristico cosiddetto magico, tra nuova tradizione e avanguardia sperimentale.

(Dal suo contributo, TECNOMAGIA, un estratto- il preludio... dalla fiaba originale:

L'ULTIMO ELFO E LA STIRPE UMANA

"Nel tempo dei tempi, i boschi erano aree sacre che custodivano meravigliosi e terribili segreti: misteri celati, per millenni, da un impenetrabile intrigo di alberi e creature magiche, talvolta fatate, talaltra diaboliche. Perciò la gente aveva imparato ad evitarli e, poi, persino, in certi casi, ad obliarli. O, forse, furono proprio essi stessi a farsi dimenticare dall'avida ed insulsa stirpe umana, in virtù dell'arcano potere che il divino ha di nascondersi per manifestarsi soltanto a chi ne è degno. Di fatto, dunque, nelle foreste, di giorno, si addentrava al massimo qualche vecchia strega a prendere le erbe per pozioni, filtri e decotti. Di notte, invece, le frequentava soltanto lo scemo del villaggio di turno che, proprio in quanto tale, non conosceva paura. Tutti gli altri ne rimanevano più che volentieri lontani, limitandosi a bazzicare per gli aperti spazi erbosi. A dissuaderli c'era anche una strana creatura immortale, o, per la precisione, un elfo. Era il Salvarèl, che abitava proprio nel cuore più profondo e tenebroso della macchia ed aveva una congenita allergia nei confronti dei mediocri umani. Così, ogni volta che ne incontrava uno, si agitava all'inverosimile, continuava a starnutire ed a grattarsi ovunque. Sino ad allora era riuscito a tenerli lontani dal suo regno incantato con ingegnosi stratagemmi e raffinati espedienti, ma, stavano diventando sempre più spudorati ed arroganti, dimenticando il rispetto per il sacro ed ignorando le ataviche paure. Per ciò era convinto che prima o poi, avrebbero messo in pericolo il suo tesoro più prezioso: l'oro della sapienza e della saggezza del quale era rimasto l'unico custode. Ed il fatidico giorno, non tardò ad arrivare. Il Salvarèl si stava aggirando nei pressi di una limpida polla di cristallina acqua sorgiva allorché udì l'immota e tranquilla aria dilaniata da sordi tonfi, cupi rumori e colpi tremendi. Qui vide l'incredibile. Stavano sradicando le sacre querce, i fatati faggi, gli eterni pini custodi della memoria ed incubatori della speranza per costruire un centro commerciale, con un grande parcheggio, dove smerciare stupidi gadgets di plastica a basso prezzo..."..........................

*ADA CATTANEO ..., di Milano, laureata in Filosofia all'Università Cattolica, formata alla scuola sociologica di Vincenzo Cesareo e, poi, a quelle sociologiche e socio-economiche di Francesco Alberoni e di Gianpaolo Fabris. Con Alberoni e Fabris ho collaborato tanto in università quanto nelle loro società di ricerca e consulenza. Docente di tendenze socioculturali, consumi e comportamenti dei consumatori presso l'Università IULM e di Sociologia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Giornalista,, ricercatrice e consulente, scrittrice e esperta di leggende e tradizioni. Negli ultimi anni ha iniziato infatti ad occuparsi, con grande successo, di tradizioni, leggende, usanze ed archetipi collettivi delle popolazioni padane e alpine, in particolare nell'ambito Insubre, rilette ed attualizzate alla luce di una critica dello Zeitgeist contemporaneo e di un afflato futurista e postumanista che vede la riscoperta delle radici stesse non come un'operazione di museo, ma come uno strumento di riaffermazione identitaria Numerose pubblicazioni come sociologa: tra essi, Ada Cattaneo, Un ospedale virtuale per sani? Previsione, prevenzione e comunicazione della salute nel cuore del Mediterraneo. In Gasparini A., Gori U. (acd), La previsione italiana tra Europa e Mediterraneo, Milano, Franco Angeli (2009); Ada Cattaneo., Lavarini R., Scramaglia R., Fragapane S.,Young People and the Future: Sustainable Consumerism and Responsible Tourism. In Tacchi E.M. (ed.) Sustainibility Developement and Environmental Risk, Foxwell & Davies, London, 2005; Per i libri "magici", Si segnalano "Magie e Misteri del Quotidiano. Leggende lombarde" (Associazione Padre Monti, 2012), "Incanti dei Natali Lombardi. Le nostre leggende e tradizioni" (Edizioni Nicolini 2013), e l'ultimo edito "L'incantata Terra dei Draghi. Leggende e tradizioni" (Giacomo Morandi Editore, Varese 2014). Premio Letterario Femminile Internazionale di Donna Impresa 2013 e 2014.

INFO Ada Cattaneo-Depositaria dei nostri Valori e Tradizioni *Facebook Blog

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