Roma, intervista a Luca Gallesi per Futurismo Renaissance

A cura di R. Guerra, scrittore nefuturista (diversi libri su Marinetti pubblicati) e Pierfranco Bruni, prestigioso scrittore, saggista, direttore archeologo e del Mibact (Ministero dei Beni Culturali) è uscito per Deleyva editore (a cura di E. J. Pilia) Futurismo Renaissance. Marinetti e le avanguardie virtuose.

Il futurismo è ancora vivo? È possibile rintracciare una continuità tra il "futurismo storico" e le operazioni allestite da chi afferma di recuperarne l'eredità? "Futurismo Renaissance" è una ricognizione a 360° sul futurismo contemporaneo, tornato alla ribalta in tutto il mondo dopo la grande mostra retrospettiva allestita al Guggenheim Museum di New Work nel 2014. Oggi, questo movimento artistico, culturale e filosofico viene rilanciato in dis-continuità concreta con il futurismo storico attraverso la nascita ed il lavoro di nuovi gruppi sinergici di artisti, scrittori, sociologi, nuovamente operativi. Ritorno in generale delle avanguardie anche oltre al nuovo futurismo, con altrettanti nuovi gruppi artistici e futuribili in primo piano nella cultura italiana del nostro tempo. Gli oltre cinquanta autori coinvolti lo dimostrano. vedi link in fondo ELENCO COMPLETO AUTORI

Tra essi Luca Gallesi, filosofo, sociologo, economista, geopolitico, giornalista, curatore di collane editoriali (Mimesis), antagonista intellettuale...: intervista

vedi wikipedia

D - Ritorno delle avanguardie... Mito nei tempi liquidi o azione-reazione necessaria per nuove mappe culturali forti del nostro tempo?

Luca Gallesi Forse entrambi. In tempi liquidi (o liquefatti, direi) c'è bisogno di uno scossone forte per richiamare all'ordine, e alla solida realtà. Sempre a proposito di liquidità, sono necessari nuovi sestanti per navigare, e di rodati marinai per guidare i vascelli

D - Un selfie 3.0... sul tuo testo "Rivoluzioni politiche e avanguardie " nel volume digitale Futurismo Renaissance?

D - Un selfie 3.0... sul tuo testo "Rivoluzioni politiche e avanguardie " nel volume digitale Futurismo Renaissance?

Luca Gallesi Ritorno al futuro, attraverso il passato. Parola di un troglodita digitale che non ha Facebook, non sa usare –né gli interessa- Twitter, e non si è mai fatto un selfie...

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Le avanguardie artistiche spesso anticipano le avanguardie politiche, e, come queste scardinano ordini accettati da tempo ma ormai inadatti alle mutate condizioni sociali, così quelle non fanno altro che constatare il decesso di forme svuotate di ogni significato per sostituirle –o almeno provarci- con espressioni artistiche più adatte alla contemporaneità. La contiguità tra arte e politica non è una peculiarità solo italiana, anche se il futurismo è stato oggettivamente un fenomeno artistico e politico decisamente più importante di altri simili tentativi di coniugare vita e pensiero, attraverso il cambiamento dei canoni estetici e sociali di un mondo divenuto improvvisamente vecchio. Simili pulsioni rivoluzionarie si sono mostrate anche nel Regno Unito, dove l'assenza o il fallimento di qualsiasi rivoluzione – gli Inglesi hanno già dato nel 1649 con la decapitazione di Re Carlo 1- ha impedito che venisse riconosciuto oggettivamente il ruolo formativo delle elite che, non conquistando al potere, hanno cambiato la mentalità corrente senza che la loro importanza venisse adeguatamente notata...

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