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Roma, l’Ambasciata del Brasile la Galeria Vermelho e Pirelli presentano White Noise Personale di André Komatsu

L’Ambasciata del Brasile a Roma, Galeria Vermelho e Pirelli presentano, dall’11 maggio al 5 giugno 2015, la mostra “White Noise”, personale dell’artista brasiliano André Komatsu. L’artista può essere visto anche nell’esposizione “É tanta coisa que...

L’Ambasciata del Brasile a Roma, Galeria Vermelho e Pirelli presentano, dall’11 maggio al 5 giugno 2015, la mostra “White Noise”, personale dell’artista brasiliano André Komatsu. L’artista può essere visto anche nell’esposizione “É tanta coisa que não cabe aqui”, che fa parte della programmazione della 56ª edizione della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia.

In “White Noise”André Komatsu (37)dà continuità alla sua recente ricerca,che, attraverso l’errore, l’incidente e il conflitto,presenta possibili alternative per sistemi ampiamente inseriti nella contemporaneità, problematizzando, con tali procedimenti, questioni come lacostruzione, la decostruzione, la cancellazione o, perfino, la riaffermazione di informazioni perdute.

Il titolo della mostrafa riferimento a una tecnica sviluppata negli anni ’50, un tipo di rumore prodotto dalla combinazione simultanea di suoni di tutte le frequenze, con la quale si puntava a studiare gli effetti dell’isolamento e della manipolazione corporale nei prigionieri di guerra. Questa tecnica è impiegata in situazioni in cui c’è l’intenzione di camuffare una informazione, mescolandola ad altri suoni su differenti livelli, gravi e acuti.

Strumento di tortura utilizzato dalle dittature latinoamericane, la tecnica del “rumore bianco” aveva lo scopo di creare una rottura politica, sociale ed economica nei paesi sottosviluppati o in via di sviluppo. Il risultato si ebbe per mezzo di interventi militari presso la popolazione.L’eredità lasciata dalla dittatura nella maggior parte deipaesi dell’America Centrale e del Sud è stata l’assenza di memoria, o meglio, la frammentazione di informazioni e ricordi sullo status quo.

“Educação Básica” (Educazione di Base), opera che completa la serie iniziata da Komatsu nel 2015, utilizza sacchi di plastica impiegati per impacchettare sabbia e pietre, materiali basilari per la costruzione delle città. Di questi sacchi Komatsu cancella parzialmente le informazioni del prodotto stampate sulla plastica, lasciando soltanto alcuni simboli, parole e forme. Questa operazione suggerisce percorsi che rimettono all’educazione e alla formazione di principi sociali di base di ogni popolo.Le informazioni lasciate sui sacchi di plastica formano, insieme a piccole interferenze, l’affermazione di un discorso o, forse, di una educazione di principi basilari della società, stabilendo allo stesso tempo un campo astratto.

In “Contra Regra” (Contro Regola), anch’essa del 2015, l’artista si avvale dell’errore e dell’illusione per stabilire un altro sguardo su questioni legate alla geometria. Nell’opera, Komatsu altera le forme geometriche, contrapponendo un sistema logico ad un altro sbagliato che inganna lo sguardo nel costruire una proiezione mediante delle ombre.

Procedimento analogo appare in “Mérito” (2014), dove Komatsu installa una squadra di acciaio vecchio e già danneggiata sulla parete. La squadra in riposo rivela una piccola distorsione in rapporto all’ortogonalità dell’architettura dell’edificio. Questo oggetto, la cui funzione in geometria è quella di stabilire l’ordine e la certezza (l’angolo di 90 gradi), quando viene appeso si destabilizza, creando un campo angolato e proiettato nella pittura della parete. Nel corpo della squadra c’è una falla, una superficie dura e abbozzata che propone un intervallo nella proiezione della parete.

André Komatsu – Selezione di esposizioni personali:Insustentável Paraíso, Galeria Vermelho, San Paolo, Brasile; André Komatsu, Galleria Continua, San Gimignano, Italia (2014); Corpo Dócil, Galeria Vermelho, San Paolo (2013); Concreto/Periódico, Natalie Seroussi, Parigi (2010). Selezione di esposizioni collettive:O Museu que há de vir, Fórum Eugénio de Almeida, Évora, Portogallo (2015); Beyond the Superquare, Bronx Museum, New York (2014); Interruption, The 30th edition of the Ljubljana Biennial of Grafic Arts, Lubiana, Slovenia; Future Generation Art Prize @Venice - Palazzo Contarini Polignac – Venezia (2013); X Bienal Monterrey FEMSA, Monterrey, Messico; An Other Place, Galerie Lelong, New York (2012); The Peripatetic School: itinerant drawing from Latin America, Drawing Room, Londra (2011);8ª Bienal do Mercosul: Ensaios de Geopoéticas, Porto Alegre, Brasile; Para ser Construídos, Museu de Arte Contemporáneo de Castilla y Léon , Castilla y Léon, Spagna (2010).

Esposizione: “White Noise” personale di André Komatsu

Vernissage: 9 maio 2015, ore 19

PerIodo: dall’11 maggio al 5 giugno 2015

orAri:dal lunedì al venerdì, ore 11-17

LOCALE:Galleria Cândido Portinari –Ambasciata del Brasile a Roma

INDIRIZZO:Piazza Navona 10

Tel.: +39 06.68398456

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