rotate-mobile
Cultura

Roma, “Le più belle frasi di Osho”: da Facebook agli scaffali delle librerie. Intervista all'autore di “Ma fa 'n po' come ca... te pare”.

Roma, 8 aprile – La semplicità condita con il dialetto romanesco è subito virale, lo sa bene Federico Palmaroli che, giornalmente, divulga perle di sapienza attraverso il volto di Chandra Mohan Jai, meglio noto come Osho. Un fenomeno social...

Roma, 8 aprile – La semplicità condita con il dialetto romanesco è subito virale, lo sa bene Federico Palmaroli che, giornalmente, divulga perle di sapienza attraverso il volto di Chandra Mohan Jai, meglio noto come Osho.

Un fenomeno social quello de “Le più belle frasi di Osho” cui difficilmente si rimane indifferenti, perché fa leva sulla quotidianità. Dalla pioggia, al caldo, dal traffico ai classici modi di dire, il successo della pagina Facebook trova nel vivere di tutti i giorni e nella spontaneità le sue carte vincenti.

Federico, 40enne impiegato della Camera di Commercio, attraverso le sue vignette ha contribuito a dare vita ad un mito moderno di saggezza spicciola quotidiana. Probabilmente, il suo trionfo va ricercato nell'uso comune di espressioni stereotipate e, di conseguenza, stigmatizzate tramite la figura del mistico indiano.

Un segno che repentinamente ha raggiunto la carta stampata con la pubblicazione del libro “Ma fa 'n po' come cazzo te pare”, che l'autore presenta questa sera alle 19 presso la Fox Gallery, in Corso Vittorio Emanuele II, 5.

Federico ha gentilmente risposto a qualche domanda in occasione della presentazione di stasera.

Chi c'è dietro a "Le più belle frasi di Osho?

Un utente Facebook come tanti, magari anche simpatico, che dopo essersi esibito a lungo sul palcoscenico ristretto del proprio profilo personale, decide di creare una pagina per soddisfare meglio il suo smisurato ego.

Da dove nasce l'idea di creare una pagina Facebook dedicata al mistico indiano e alle "sue" frasi improbabili?

Nasce innanzitutto da un accentuato spirito di osservazione per le frasi di uso comune (da cui nessuno di noi è immune) e dal loro accostamento a chi, per il ruolo che riveste, sembra elevarsi dal comune sentire e parlare. Ora è Osho, ma in passato è stato Papa Ratzinger, talvolta è Papa Francesco...ecco, questo genera quel contrasto che sembra aver funzionato.

La tua pagina oggi ha un seguito ben nutrito, conta più di 320.000 like, come l'hanno presa i puristi di Osho? Hai ricevuto pareri negativi o affrontato controversie in merito?

La maggior parte segue la pagina e apprezza quello che ho fatto, sottolineando come alcuni degli insegnamenti di Osho andassero proprio nella direzione dell'autoironia spinta fino alle estreme conseguenze: "Sii uno scherzo per te stesso, diventerai una benedizione per tutti quanti", è una frase di Osho che campeggia sul mio profilo. Credo che sia la migliore risposta a chi ritiene che ci sia qualcosa di offensivo in quello che ho fatto. Non sono mancate le critiche ovviamente, ma visti i numeri della pagina è statisticamente normale che sia così.

Da dove trai l'ispirazione per dare vita alle tue famose vignette? Come comprendi che la frase che hai in mente è quella giusta?

Come ti ho detto, la fonte di ispirazione è l'osservazione della realtà circostante. Io amo i dialoghi comuni, le espressioni tipo, le raccomandazioni dei genitori ai flgli...so benissimo quali sono quelle che, una volta riportate a galla, faranno ridere...questo credo sia solo frutto di sensibilità creativa. Osho ne diventa poi lo splendido interprete.

Osho non è relegato solamente alle vignette pubblicate su Facebook, ma anche su Twitter fai largo uso della pagina per brevi botta e risposta con i politici. Mi viene in mente quello di Salvini con risposta di C-3PO che, personalmente, ho trovato geniale. Con quale criterio operi la scelta di rispondere alla politica con una satira sprezzante e divertente?

Il criterio è molto scientifico...gli esperti lo chiamano "A chi tocca 'n se 'ngrugna". E' così, la satira colpisce ovunque ci sia uno spunto per colpire. Se dovesse colpire a comando o in una sola direzione diventerebbe stucchevole.

Parliamo ora del tuo libro. Come avviene il passaggio dal mondo digitale alla carta stampata?

Di solito il libro sembra quasi un passaggio obbligato delle pagine che nascono su facebook. Io personalmente ho deciso di farlo solo perchè ho intravisto la possibilità di fare qualcosa di più della pagina e secondo me anche di più divertente. Quindi non è una raccolta di qualcosa che si è già visto, ma un divertente gioco di paradossi, iperboli, contrasti e parodie. Proprio per questo il libro va letto con ordine,senza sfogliarlo frettolosamente. Su ogni pagina di destra ci sarà un reale pensiero di Osho che sarà seguito in calce da un mio intervento che introduce alla vignetta che segue nella pagina di sinistra, dove il pensiero appena letto sarà rafforzato o parodizzato. Consiglio di dare un'occhiata alla "guida alla lettura" presente nelle prime pagine, come se fosse un bugiardino di un farmaco.

Diversi esponenti del mondo dello spettacolo hanno pubblicamente manifestato il loro consenso al tuo operato. Fra questi spicca Neri Marcorè che ha curato la prefazione del libro. Come nasce questo sodalizio?

Un sodalizio amichevole frutto dell'interesse di Neri per la pagina. Un'amica comune ci ha messi in contatto e mi ha dato così la possibilità di ricevere da Neri quella splendida prefazione oltre che di conoscere una persona davvero squisita. Non è ruffianeria, ma una testimonianza reale di come alcuni uomini, nonostante una genialità riconosciuta loro, possano comunque rimanere umili. E allo stesso modo è nato il rapporto con Camila Raznovich e Vinicio Marchioni, anche loro presenti nel libro con un "endorsement" alla mia creazione.

Cosa ne pensi del fatto che alcuni fan della pagina abbiano visto nella pubblicazione del testo una mera trovata pubblicitaria che potrebbe portare ad una forzatura della comicità, rendendola banale?

Per come è strutturato il libro credo che questo non possa accadere. Io stesso non avrei mai acquistato una raccolta di qualcosa che posso continuare a vedere sul mio smartphone. Ma questo libro lo acquisterei perchè è una cosa diversa e, ribadisco, più divertente. Basta recepire le mie indicazioni su come va letto.

Hai altri progetti in cantiere inerenti Osho e non?

Al momento direi che può bastare...sarò impegnato nella presentazione del libro per tutto il mese e poi credo che continuerò a limitarmi a pubblicare le vignette, se ancora divertono. Altrimenti "accanno tutto e m'apro un chiosco sulla spaggia in Costarica".

Sabrina Spagnoli

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Roma, “Le più belle frasi di Osho”: da Facebook agli scaffali delle librerie. Intervista all'autore di “Ma fa 'n po' come ca... te pare”.

FrosinoneToday è in caricamento