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Cultura

Roma, presso Matèria Gallery al via la mostra personale degli artisti Fabio Barile e Giuseppe De Mattia

Matèria è lieta di ospitare nei suoi spazi la doppia personale di Fabio Barile e Giuseppe De Mattia, la cui apertura al pubblico è fissata per il prossimo 4 febbraio alle ore 19:00.

Matèria è lieta di ospitare nei suoi spazi la doppia personale di Fabio Barile e Giuseppe De Mattia, la cui apertura al pubblico è fissata per il prossimo 4 febbraio alle ore 19:00.

L’esposizione sancisce l’inizio della collaborazione tra la galleria e i due artisti, con una campionatura della ricerca estetica e concettuale di ognuno, in previsione delle personali a galleria completa in programma per il 2016/2017.

Fabio Barile

Homage to James Hutton

Il lavoro presentato nella prima sala di Matèria, dal titolo Homage to James Hutton, nasce all’interno di Confotografia, un progetto di indagine sul territorio realizzato a distanza di quattro anni dal terremoto dell’Aquila. La serie, presentata per la prima volta in versione integrale, propone immagini diametralmente opposte ai progetti di stampo fotogiornalistico realizzati in seguito al tragico evento.Barile applica un distacco di natura scientifica alla tragedia, trovando terreno fertile per la sua ricerca nella collaborazione con il geologo Antonio Moretti, i cui disegni tecnici, sovrapposti ai paesaggi aquilani di Barile, esplicitano un esercizio riflessivo sul paesaggio come organismo complesso e sui processi di studio sull’evoluzione e la formazione dei territori.

Giuseppe De Mattia

Dialogue With Time

Tre lavori site-specific di Giuseppe De Mattia occupano la seconda sala di Matèria, articolando il rapporto fisico ed estetico dell’artista con la temporalità. Il tempo, tema cardine che accomuna le opere esposte, ha una rilevanza nella produzione stessa dei lavori, la cui forma finale deriva dal legame e dalla convivenza con lo spazio espositivo e la città che ne fa da contorno. Polvere raccolta in galleria, calce, il tratto di una penna, sono gli elementi prediletti per la creazione di opere la cui funzione è la testimonianza della transitorietà personale e collettiva; tracce che De Mattia materializza esteticamente sotto forma di cieli stellati, serpentine e applicazioni monocromatiche che si manifestano con il passare del tempo, per poi svanire di nuovo.

FABIO BARILE | BIOGRAFIA

Fabio Barile (Barletta, 1980) ha studiato fotografia presso la Fondazione Studio Marangoni. Nel 2007 viene selezionato fra i quindici finalisti del concorso “Atlante Italiano 007” e le sue immagini sono esposte al MAXXI di Roma.

La sua prima personale, “Diary n°0 – Things that do not Happen”, viene inclusa nel circuito del Festival Internazionale di Roma del 2009. Nello stesso anno il progetto “Among” è incluso nella collettiva “Tempi Osceni” e “Moments de la photographie contemporaine italienne II” al Centre d’Art Dominique Lang e al Foto Festival di Atene. Dal 2010 entra a far parte di “Documentary Platform, A Visual Archive”. Nel 2012 il dummy “Soli Finti” viene selezionato per il Dummy Award del Photobook Festival ed esposto a Le Bal, Parigi. Nel 2015 il suo lavoro Homage to James Hutton fa parte della collettiva del Festival internazionale di Fotografia di Roma.

Il suo lavoro si concentra sullo studio del paesaggio, analizzandolo nel suo evolversi e studiando le interazioni complesse che avvengono al suo interno, nel suo lavoro “Among” ad esempio è protagonista l’erosione marina delle coste italiane, concettualizzata in immagini realizzate durante il crepuscolo astronomico e con lunghe esposizioni. Giorno e notte, mare e terra, creano un insieme di stati di transizione, mentre nel lavoro “Soli Finti” viene analizzata l’interazione fra esseri viventi e luce artificiale.

GIUSEPPE DE MATTIA | BIOGRAFIA

Giuseppe De Mattia (Bari, 1980) ha studiato cinema e urbanistica.

Da diversi anni la sua ricerca è incentrata soprattutto sull’osservazione, lo studio e il recupero di oggetti destinati ad essere buttati; li recupera, li trasforma, li fotografa o li filma donando una nuova vita e un nuovo senso.

Questa pratica contraddistingue il suo lavoro come artista singolo o nel duo, con Luca Coclite “Casa a Mare” (curato da Claudio Musso), in attività da Gennaio 2015.

La sua ricerca spesso ha radici in archivi filmici come Home Movies (Archivio del Film di Famiglia) di Bologna. Con Home Movies, sviluppa progetti di ricerca che avvalorano la tesi che ogni film è un archivio fotografico inconsapevole. Questa tesi trova una sorta di verifica e teorizzazione nei lavori “La coincidenza dello sguardo”, prima, e “Welt - Film” poi. I suoi sistemi di rappresentazione sono spesso scanner ad alta definizione o macchine fotocopiatrici, piuttosto che apparecchi fotografici tradizionali. In generale, ogni forma di “registrazione” e possibilità di “scelta” è parte del suo lavoro. La scelta, la selezione di uno o più oggetti, è un processo che De Mattia attiva in forma assolutamente off-camera. Ogni suo progetto nasce da una ricerca di oggetti fisici che non necessariamente saranno delle immagini fotografiche. I suoi progetti nascono in un mercato dell’antiquariato, piuttosto che in una collezione. La collezione è un aspetto fondamentale nel suo lavoro. Tutto parte dalla collezione e dall’ossessione di usare ciò che è stato già costruito in un tempo più o meno vicino.

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