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Roma, Teatro Le Salette, Grande successo per Porta chiusa, di Sartre

Roma, Borgo Pio, nella bomboniera del Teatro Le Salette, si rappresenta uno dei capolavori scritti per il teatro da Jean-Paul Sartre “Porta chiusa” , uno spettacolo al quale avrò assistito almeno una decina di volte, in teatri piccoli, medi e...

Roma, Borgo Pio, nella bomboniera del Teatro Le Salette, si rappresenta uno dei capolavori scritti per il teatro da Jean-Paul Sartre “Porta chiusa” , uno spettacolo al quale avrò assistito almeno una decina di volte, in teatri piccoli, medi e grandi, uno spettacolo sempre emozionante, coinvolgente, drammatico e nello stesso tempo ironico, surreale con delle esplicite componenti erotiche, e così via! E’ davvero ammirevole la genialità creativa di questo grande artista e scrittore francese (nella foto), e quindi si presenta particolarmente difficile l’impegno che devono esplicitare attori, attrici e regista sul palcoscenico dove si rappresenta questo intenso dramma. Porta chiusa, sta a significare il diaframma che separa la vita dalla morte : al di là della porta c’era la vita, al di qua la morte; e la porta non si può mai aprire dall’interno della camera dove vengono esiliati i tre protagonisti della vicenda , un uomo e due donne; la porta può essere aperta soltanto dall’esterno da un guardiano-cameriere che non lascia scampo o speranze a coloro che introduce nella stanza. Stanza che si presenta del tutto disadorna, qualche sedia, un busto di bronzo così pesante, che è impossibile sollevarlo dal mobile, un tagliacarte che non è un tagliacarte, e non taglia proprio nulla, un pavimento, quattro pareti nude, le luci sempre accese ! Insomma, una atmosfera da incubo, nella quale si muovono un uomo che ha vissuto una vita così movimentata e disordinata da finire ammazzato da assassini senza scrupoli, una donna che ha compiuto l’orrendo delitto di uccidere sua figlia, e un’altra donna che si è data la morte con il gas ; i loro nomi sono Garcin, Inès e Esthelle, mentre i nomi dei bravissimi interpreti sono Marco Petrino, Ilaria Buiarelli, e Carla Diomedi, con Davide De Santis nelle severe vesti del custode-cameriere. La regia è doppia, ovvero Emilia Miscio e lo stesso protagonista Marco Petrino hanno dato vita ad una duplice regia, di impostazione e caratteristiche diverse, che cambia tutte le sere, alternandosi nella prima o nella seconda parte, allo scopo di coinvolgere ed interessare il pubblico ad una diversa “lettura” del testo di Sartre. Una idea molto felice, decisamente riuscita, e che ha appassionato sia gli attori sul palcoscenico che il pubblico in sala : un simpatico esperimento che certamente può essere ripetuto anche in altri spettacoli. Insomma una serata molto gradevole ed interessante a Le Salette, teatro che si prepara ad ospitare, dal 7 al 24 aprile, la prima edizione di Pop Comedy, ovvero una rassegna di lavori teatrali in concorso, i cui titoli sono i seguenti: Senza tetto, Antiquariato cinese, Parole d’amore, La Locandiera, Piano B , Mistero Buffo, Quiproquo, Un delitto tira l’altro, Storie di donne, e , fuori concorso, Natale in casa Cupiello e Donnacce. Complimenti e auguri a tutti gli artisti di Pop Comedy.

Franco Vivona

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