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Roma,Al Teatro Petrolini le canzoni romane di Paolo Gatti e spettacoli di prosa

Le feste di fine anno saranno un momento di grande aggregazione e di allegria al Teatro Petrolini, ottimamente diretto da Paolo Gatti e da Margarita Smirnova, teatro che sorge proprio nel cuore del simpatico ed accogliente quartiere romano di...

Le feste di fine anno saranno un momento di grande aggregazione e di allegria al Teatro Petrolini, ottimamente diretto da Paolo Gatti e da Margarita Smirnova, teatro che sorge proprio nel cuore del simpatico ed accogliente quartiere romano di Testaccio. Una serie di eventi molto interessanti e coinvolgenti, sia a livello di spettacoli di prosa, sia a livello musicale e folcloristico. Fuochi di artificio di fine anno, grazie a Paolo Gatti e alle sue intense serate imperniate sulle canzoni romane e romanesche, e sulla Romanità in generale, accompagnato da una squadra di eccellenti artisti e cantanti; il programma prevede al momento, da ora alla fine dell’anno, tre serate, precisamente il 26, 27 e 31 dicembre, con una serata speciale in occasione dell’ultima notte del 2015 e per festeggiare in maniera serena e bene augurante l’inizio del nuovo anno 2016. Per quello che riguarda la prosa, in Sala Petrolini, dopo il successo conseguito nello scorso mese di giugno ritorna, a grande richiesta per le feste di Natale, Aria condizionata, uno spettacolo che vede la partecipazione di vari e bravissimi cabarettisti che si esibiscono sul palco ben coordinati e … scoordinati da Raffaele De Bartolomeis e Davide Santarpia , con un sicuro divertimento e con un diretto coinvolgimento del pubblico. In Sala Fabrizi, la commedia intitolata La nonna diceva sempre…, scritto e diretto Patrizia Palese, con Rosanna Barbati e Laura Giulia Cirino : Emma è una donna con una figlia di 30 anni e una vita tanto normale da sembrare noiosa. Clementina, figlia di Emma, è una ragazza che non ha cessato di sentirsi ancora figlia, nonostante sia sposata, ma soprattutto, vive nel ricordo ossessivo della nonna materna, di cui porta il nome, e parla e pontifica con proverbi e modi di dire, come appunto "la nonna diceva sempre". Nel bel mezzo di una sua presunta crisi matrimoniale, Clementina si ritrova a fare delle considerazioni insieme a sua madre sulla saggezza o assurdità di certi proverbi che vengono snocciolati in continuazione. Il tentativo di Emma è quello di cercare di sdrammatizzare quel pontificare, ma la presenza della “nonna” anche come ricordo, la fa desistere, accettando che, il più delle volte, ci si affidi ai detti popolari per trovare sicurezza ed equilibrio, fino a quando non interviene l'autorità del padre di Clementina e, quindi, marito di Emma, che dal telefono impartisce ordini e...ma il finale si vedrà e si scoprirà a teatro! fv

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