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Cultura

Roma,Grande avvio della stagione teatrale nella Capitale

Siamo al via della stagione teatrale romana 2015-16 in tutte le sale della Capitale, con grande attesa da parte di abbonati, pubblico e appassionati; ed ecco quindi, per i nostri lettori, la rassegna settimanale di alcuni degli spettacoli in scena...

Siamo al via della stagione teatrale romana 2015-16 in tutte le sale della Capitale, con grande attesa da parte di abbonati, pubblico e appassionati; ed ecco quindi, per i nostri lettori, la rassegna settimanale di alcuni degli spettacoli in scena nelle prossime settimane : Ambra Jovinelli, Specialisti del buonumore dal 1909 è lo slogan della nuova stagione. Il teatro Ambra Jovinelli ha superato il secolo di vita e sul suo palcoscenico si sono alternati tantissimi interpreti indimenticabili, specialisti del buonumore, in grado di accattivare anche il pubblico più restio. Ed è un po’ questo l’obiettivo che la giovane gestione dell’Ambra si propone: promuovere un teatro popolare di qualità, che possa emozionare, far riflettere e far divertire. Fra i protagonisti del cartellone: Pierfrancesco Favino, Massimo Ranieri, Leo Gullotta, Fabrizio Bentivoglio, Sergio Rubini, Rocco Papaleo, Giulio Scarpati, Valeria Solarino, Maria Amelia Monti, Ale e Franz, Lillo&Greg e molti altri! 22 ottobre-1 novembre Massimo Ranieri Riccardo III, 12-22 novembre Giulia Bevilacqua, Caterina Guzzanti, Giulia Michelini, Paola Minaccioni Due partite, 3-20 dicembre Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone, Isabella Ragonese, Sergio Rubini, Provando...Dobbiamo parlare, 22 dicembre - 10 gennaio Leo Gullotta Spirito allegro, 14-24 gennaio Ale e Franz Tanti-lati, Latitanti, 28 gennaio - 7 febbraio Maria Amelia Monti Paolo Calabresi Nudi e crudi, 9-14 febbraio Teresa Mannino Sono nata il ventitre, 18-28 febbraio Virginia Raffaele Performance, 1-13 marzo Pierfrancesco Favino Servo per due, 31 marzo - 10 aprile Giulio Scarpati Valeria Solarino Uma giornata particolare, 14-24 aprile Rocco Papaleo Giovanni Esposito Buena Onda. Teatro degli Audaci, Una stagione esagerata: così ha giustamente definito la nuova stagione artistica del Teatro degli Audaci, a Montesacro, il bravo e volitivo direttore artistico Flavio De Paola, sia nella dettagliata cartella stampa sia in occasione della affollata conferenza stampa di presentazione. Spettacoli in abbonamento, eventi speciali fuori abbonamento, teatro per i bambini, per i ragazzi e per le scuole, e molto altro : complimenti! Inizio il 1 ottobre con Condannato a morte, the Punk Version, tratto da Ultimo giorno di un condannato a morte, di Victor Hugo, con adattamento e regia a cura di Davide Sacco. Lo spettacolo in prosa e musiche, Sirene confuse, di e con Attilio Fontana e Siddharta Prestinari è in cartellone dall’8 all’11ottobre, e sarà seguito dall’evento speciale Tre donne in cerca di guai, di Jean Marie Chevret, con un trio di artiste davvero eccezionale, composto da Iva Zanicchi, Corinne Clery e Barbara Bouchet, con la regia di Nicasio Anzelmo; dal 22 ottobre al 1 novembre un interessante Tutti a bordo, scritto e diretto da Luca Giacomozzi, con Francesca Milani, Fabrizio Gaetani, Santa De Santis, Luca Paniconi e Martina Zuccarello; dal 5 al 15 novembre Strani ma non troppo, scritto e diretto dal vivace Mario Scaletta, con il giovane Marco Todisco e con Enrico Patella; il famoso dramma di Pirandello Il berretto a sonagli sarà rappresentato, in lingua siciliana, dal 26 al 29 novembre con Salvo e Eduardo Saitta e con la loro affiatata compagnia. E si arriva a fine anno con Romani si nasce, Italiani si diventa, dal 3 al 20 dicembre, con il mitico Gianfranco D’Angelo e con il gruppo musicale I Cerchi Magici, e con Daddy Blues, di Chapelle e Visciano, con Flavio De Paola, Maria Cristina Gionta e con la collaudata ottima compagnia degli Audaci, dal 31 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016, un grande evento speciale per il Capodanno 2016.

Teatro Vittoria, la nuova stagione : “Il teatro di tutti e per tutti” è la frase che nei prossimi mesi ricorrerà in calce nelle locandine del Teatro Vittoria, nel cuore di Testaccio. Ma è molto di più di un semplice slogan. Si tratta infatti di un’autentica dichiarazione d’intenti, della spiegazione di ciò che tutti noi del Vittoria desideriamo offrire al nostro sempre più vasto pubblico. Ecco allora le nostre proposte per il 2015/2016, una stagione che si annuncia irta di ostacoli e di sacrifici, ma che non per questo ci vede meno combattivi nel portarvi sempre il meglio del teatro italiano e internazionale. Si inizia presto, il 29 settembre, con una nuova produzione Attori & Tecnici, dal titolo “Weekend comedy”. Una pièce brillante, leggera ma non superficiale, che affronta con humor anglosassone i problemi della coppia moderna. A seguire, nel mese di ottobre il Vittoria ospiterà una delle più prestigiose tappe del Roma Europa Festival, con “Operetta burlesca” di Emma Dante. A novembre, invece, dopo una breve ripresa di “Per questo mi chiamo Giovanni”, avremo un classico di Oscar Wilde, “Un marito ideale”, firmato dalla compagnia Umberto Orsini. Nel periodo delle feste ancora noi, Attori & Tecnici, vi offriremo l’ultimo capitolo della nostra trilogia di Agatha Christie, “Assassinio sul Nilo”, seguito - per il 32esimo anno di repliche - da “Rumori fuori scena”. Daremo spazio alla danza contemporanea con “Comix” di EmilianoPellisari, alla comicità surreale di David Riondino e Dario Vergassola e a quella di Alessandro Benvenuti e Nino Formicola, con Tutto Shakespeare in novanta minuti; rifletteremo con Moni Ovadia e il suo “Registro dei Peccati”, sorrideremo amaro con “Teresa la ladra” di Dacia Maraini, rideremo a crepapelle con il nuovo spettacolo di Max Paiella e chiuderemo in bellezza con una trilogia firmata Ascanio Celestini. Si tratta di una stagione molto interessante e molto varia, che certamente può accontentare i gusti di tutto gli spettatori del Vittoria , giovani, meno giovani e anziani.

Teatro Manzoni, Debutto con Maigret: una nuova interessante e vivace stagione per il glorioso Teatro Manzoni, di via Monte Zebio, con i bravi Pietro Longhi, Carlo Alighiero, Elena Cotta e Silvio Giordani sempre impegnati in prima linea. Si inizia il 29 settembre con Maigret al Liberty Bar, ovviamente tratto da un romanzo di Georges Simenon, ed interpretato da Pietro Longhi, Paola Gassman e Miriam Mesturino, con regia di Silvio Giordani. Dal 27 ottobre torna Carlo Alighiero, insieme a Cinzia Berni, Francesca Nunzi e Diego Ruiz con il ben noto classico L’erba del vicino è sempre più verde, di H. e M. Williams, con la regia dello stesso Alighiero. Gabriella Silvestri e Stefano Ambrogi porteranno in scena, dopo il grande successo della stagione scorsa, L’appartamento, di Francesco Apolloni, con la regia della brava e moderna Vanessa Gasbarri. Lo spettacolo per le feste sarà Cicale, di J.M. Chevret, con la regia di Silvio Giordani, ed interpretato dai bravi Rita Forte e Fabio Avaro. In un prossimo articolo torneremo al Manzoni, parlando degli spettacoli previsti da gennaio a giugno 2016. La Tribù di Duccio Camerini al Teatro Agorà : Quanto ci vuole per cambiare per sempre il corso di una vita? Basta un attimo? Forse è solo il caso che decide. Ci penso o farei meglio a non pensarlo mai quel momento in cui girai a destra invece che…E quelle foto, quelle lettere trovate in fondo al cassetto che era di mamma. Le guardo? Faccio finta di non averle mai viste? E la mia vita… lo porta veramente il peso della condotta di chi mi ha preceduto? Senza che io abbia colpe? Questo e non solo questo è Tribù, di Duccio Camerini, uno dei primi esperimenti di quel teatro in ascolto che tanto consenso ha portato all’attore, autore e regista romano. La vicenda narrata al suo interno ha per protagoniste le figure cardine di una normale famiglia italiana, uomini e donne che hanno inseguito i propri sogni viaggiando attraverso il dolceamaro dei porti del secolo nervoso, il Novecento; lo chiamano così i personaggi creati da Camerini, quelle creature che la Compagnia Enter ha recentemente portato in scena nella V Edizione del Festival Nazionale del Teatro “Scenari di Casamarciano”, vincendo il Premio Migliore Compagnia (giudizio unanime delle giurie tecnica e popolare) e il Premio Migliore Regia, per la direzione di Luca Milesi. In scena le attrici e gli attori Maria Concetta Liotta, Luca Milesi, Fabrizio Bordignon, Valentina Tramontana, Alberto Albertino, Serena Renzi e Francesco Sotgiu. Il testo di Camerini, autore particolarmente impegnato nel campo del teatro della memoria, vincitore del Premio Fondi La Pastora 2000, raccontando il viaggio di quattro generazioni di una famiglia italiana per tutto il Novecento, tra sentimenti e passioni, vizi e virtù, disegna un affascinante affresco generazionale, di una bellezza disarmante. E' un meccanismo di racconti a incastro quello che regola “Tribù”, un insieme di schegge di memoria rivissute da sei personaggi ai quali è toccato vivere nei momenti più burrascosi del '900, definito dal più anziano fra loro il "secolo nervoso”. I "sei" ritornano dall'oblio nel quale erano stati dimenticati per colpa di alcune fotografie casualmente ritrovate da un settimo personaggio, un ragazzo senza madre e senza padre in cerca di un'identità e di una casa. Dudù, questo il suo nome, rinviene le immagini visitando un appartamento da prendere in affitto. Da subito quelle fotografie cominciano a parlargli di persone con le quali lui ha la netta sensazione di avere qualcosa a che fare, volti di esseri umani che possono dirgli molto sulle "storie" che hanno preceduto la sua nascita e che si sono dissolte poco dopo averlo messo al mondo. Le vecchie fotografie sanno parlare - afferma il regista Luca Milesi - di vita vissuta ma anche di aspirazioni, conflitti, di ardenti desideri realizzati talvolta per brevi momenti. Basta solo saperle leggere. Poi ci sono scatti meno vecchi che in qualche modo anticipano qualcosa di là da venire, ma la nostra natura non ci permette di cogliere quel significato nascosto e l’immagine rivela il suo segreto solo … dopo. Quelli che rinvieni in fondo ad un vecchio armadio sono sì i tasselli del tuo album di famiglia ma posseggono un valore che li fa volare oltre i confini della memoria privata: le tue vecchie fotografie e quelle di uno sconosciuto, insieme, diventano l’album di un’epoca, di una nazione. Può succedere poi che il potere magico del teatro liberi il movimento rimasto interrotto nelle braccia, nelle labbra, negli occhi dei corpi imprigionati in quelle immagini, specialmente quando chi le ha trovate vive nel bisogno di conoscere le proprie radici per dare un senso all’esistenza. La scena la conquistano le anime dimenticate, si ricompongono le schegge della memoria e la natura del tuo essere trova finalmente spiegazione nell’avventura vissuta da chi ti ha preceduto. E’ quello che è successo a Dudù.

FV
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