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Serrone, l'affresco millenario in Piazza Plebiscito sta scomparendo nell'incuria

L’affresco, molto probabilmente risalente agli artisti che hanno affrescato la Cripta di Anagni, con il Cristo che consegna le chiavi a San Pietro è posizionato sulla parete  esterna della Chiesa di San Pietro in piazza Plebiscito, un unicum rispetto a tutte le chiese del Lazio

Un forte grido di dolore è quello lanciato dall’Associazione Culturale “Rocca D’oro” per l’affresco di Piazza Plebiscito a Serrone, riscoperto 60  anni fa e lasciato alle intemperie senza una protezione e con il tempo che lo sta mandando alla distruzione. Si potrebbe restaurare e proteggere.

L’affresco, molto probabilmente risalente agli artisti che hanno  affrescato la Cripta di Anagni, con il Cristo che consegna le chiavi a San Pietro è posizionato sulla parete  esterna della Chiesa di San Pietro in piazza Plebiscito, un unicum rispetto a tutte le chiese del Lazio.

Affresco peraltro visionato ed apprezzato anche dal critico d'arte  Vittorio Sgarbi  quando venne a Serrone nel 2016 che in qualche modo confermò l'alto valore artistico di questo dipinto che non può essere lasciato alle intemperie, ma va salvato e deve essere restaurato. Altrimenti si richiuda la nicchia per non farlo finire in malora.

Un affresco davvero importante, posto sulla parete esterna della chiesa,  che oltre tutto valorizza la storica piazza Plebiscito e che a nostro modesto giudizio, rappresenta la consegna delle chiavi proprio  da Gesù a  San Pietro a cui, guarda caso, è dedicata la chiesa storica posta al centro del borgo del paese di Serrone. La chiesa millenaria piena di affreschi, alcuni catalogati alla bottega del Guido Ren, un altro affresco catalogato alla scuola  di Giotto.

Secondo quanto ci è stato riferito da un esperto per rimetterlo a nuovo ci vorrebbe una cifra intorno ai 50.000 Euro, che vale la pena spendere. Un grido di dolore riportato anche nel Libro “Serrone- Gli artisti, il Presepe e gli annulli” di Giancarlo Flavi editato dall’Associazione Culturale “Rocca D’Oro”.

Non bisogna dimenticare che quella piazza in inverno è piena di statue rappresentanti il  Presepe Etnografico a Grandezza Naturale per oltre un mese. Poi a marzo Aprile , vengono installate altre rappresentazioni della Santa Pasqua e quell’affresco sopra queste rappresentazione è certamente un motivo in più per visitare il borgo, perché è bello da vedere e ammirare.

Innanzitutto cominciamo a togliere quei fili dell’Enel e della rete fissa Telecom che sono una vera bruttura e che passano proprio sotto quel bellissimo affresco. Poi chissà se qualche azienda, magari, tra le due appena menzionate voglia diventare la “protagonista” del restauro di questo affresco per riconsegnarlo alla popolazione di Serrone ed a tutti i turisti che la popoleranno. Non sappiamo se la pratica per i lavori la deve istruire il Comune o la Parrocchia, però sta di fatto che si deve intervenire in qualche modo anche con una certa urgenza prima che le intemperie facciano altri danni che diventino irreparabili.

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