Una settimana, dal 20 al 28 maggio, per iniziative sulla biodiversità organizzate dal Monumento naturale Grotte di Falvaterra e Rio Obaco. Presso l’area protetta delle grotte di Falvaterra ci si prepara ad una intensa attività legata la tema della Biodiversità, grazie anche al supporto della Società speleologica italiana, Università e Regione Lazio, area Parchi ed aree protette.

Si inizia con una visita per esperti, nella zona speleo, il giorno sabato 20, con la visita presso la zona dei sifoni dove è presente una piccola comunità di organismi ipogei tra cui il Niphargus, piccolo crostaceo troglobe, animale specifico ipogeo, indicato come organismo bandiera della giornata mondiale delle biodiversità e ben presente in più settori nell’esteso complesso carsico di Falvaterra direttamente collegato con Pastena.

Domenica 21 ci sarà la giornata più intensa ed impegnativa con un convegno, inizio ore 9.30, che avrà numerosi interventi tra cui il prof. Stoch dell’Università di Bruxelles, che si è già interessato dello studio dei Niphargus presso le grotte di Falvaterra, con studio specifico dei Niphargus ed altri animali ipogei, il dott. Marco Scalisi dirigente Aree protette della Regione Lazio, il prof. Claudio di Russo, Università la Sapienza di Roma, che ha studiato i grilli ipogei Dolicopoda del nostro complesso, oltre alla presentazione da parte dell’area protetta del prof. Carè Augusto e del dott. Gabriele Catoni in rappresentanza della Società speleologica italiana ed ovviamente del Sindaco di Falvaterra dott. Francesco Piccirilli. Al termine del convegno ci sarà una visita guidata nelle grotte limitatamente alla zona turistica.

Lunedì 22 avremo invece il collegamento con le scuole, questo è il link per partecipare, con le scuole di Frosinone, Pontecorvo e Sora facente parti del CPIA della provincia di Frosinone. Non si finisce quì perché il 27 e 28 maggio la nostra area protetta sta programmando la partecipazione alla 2 giorni organizzata dall’area parchi della Regione Lazio presso il parco regionale dei Castelli Romani, anche quì il tema sarà legato agli animali di grotta e alla minaccia di perdita di biodiversità che non risparmia certamente gli ambiente ipogei, direttamente legati con l’ambiente esterno ed ancora più sensibili. Ancora una volta si esprime, a tutto campo, la volontà di una piccola realtà turistica-ambientale come le grotte di Falvaterra che si è messa in luce per le costanti iniziative su temi ambientali e su cui dobbiamo puntare necessariamente cercando di non fare solo turismo, per quanto ecosostenibile, ma svolgendo una fondamentale azione di educazione ambientali, tra i primi obiettivi per un’area protetta che si rispetti.