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Cultura Strangolagalli

Strangolagalli , torna la caccia al gallo

Ispirato ad un episodio storico, parteciperanno tredici contrade e cavalieri provenienti da tutto il Lazio in una cornice di folklore

Domenica 29 settembre a Strangolagalli è in programma la sesta edizione della Caccia al Gallo, la singolare gara che ha come protagonisti cavalieri e galli.L'evento è stato rimandato da domenica 22 alla domenica successiva a causa del maltempo. La manifestazione che unisce storia, folklore e divertimento, si svolgerà a partire dalle 15 al campo sportivo, luogo più consono ad ospitare un torneo di galli e cavalli.

I protagonisti del torneo, infatti, saranno i galletti. Ognuno abbinato ad una contrada, dovranno mostrare tutta la loro abilità per divincolarsi dalla tenacia dei cavalieri che armati di retino avranno il compito di catturarli. Secondo il regolamento, vincerà il galletto più furbo attribuendo così la vittoria alla contrada di appartenenza tra Aravecchia, Camiciola, Campo dei Galli, Castelnuovo, Campo Isabella, Cerqueta, Centro, Colle, Colle Prata, Farnete, La Piana, Verdara, Antica Cona Santa Liberata.

I cavalieri, che raggiungeranno il campo sportivo del caratteristico centro della provincia di Frosinone da diverse località del Lazio, verranno scelti tramite sorteggio e anche a loro verrà attribuito un premio per le qualità messe in campo. Nel caso in cui non riuscissero a prendere il gallo a cavallo, saranno declassati a fanti e quindi dovranno scendere da cavallo e rincorrere il galletto a piedi.

A fare da cornice alla manifestazione un Corteo Storico con i  rappresentanti delle contrade in costume tipico ciociaro o in stile medievale. Prima dell'inizio della gara, che sarà preceduta dall'esibizione della Banda musicale Strangolagalli-Ripi e delle majorette, gli accompagnatori faranno il giro del campo con i galletti, mentre i cavalieri mostreranno le bandiere delle contrade, raggiungeranno il palco della giuria e poi consegneranno lo stendardo agli scudieri in attesa del turno.

La Caccia al Gallo vuole essere una simpatica parodia ispirata ad un episodio realmente accaduto. Una rievocazione in chiave goliardica, ma che richiama alla memoria l'attacco di Carlo VIII Re di Francia, nel 1495, al Ducato d'Avalos-d'Aquino di Monte San Giovanni, Strangolagalli e Colli. Gli abitanti del posto, per respingere l'impeto degli assalitori francesi e dunque gli antichi Galli, gettarono su di loro delle reti dalle mura del castello di Monte San Giovanni. Durante l'impresa avrebbero gridato: “Acchiappat gl'iagl, acchiappat gl'iagl... Accidat'gl, accidat'gl...Ietta la rete...Iatuen...” tradotto dal dialetto: “Acchiappate i galli, acchiappate i galli...Uccidetelo...Getta la rete...Andatevene...”

L'eroismo di questo popolo semplice e sprovveduto non riuscì ad arginare la conquista del Castello di Monte San Giovanni ottenuta tramite nuove micidiali armi, quali i cannoni. Un fatto che ebbe una grandissima risonanza e che aprì la strada all'espansione del Re Carlo VIII verso il Regno di Napoli. Proprio in occasione della manifestazione, la mattina di Domenica 22 settembre (raduni ore 8.30 e ore 10.30 in Piazza Elena a Strangolagalli) sono previste delle visite guidate al Castello D'Avalos-D'Aquino di Monte San Giovanni Campano.

Tra le ipotesi sulle origini del particolare nome di Strangolagalli, ci sarebbe anche questo accadimento storico. Ma altri studi hanno condotto ad epoche più antiche. Un documento che cita “Strangolagallum”, ad esempio, è la bolla di Papa Urbano II dell'anno 1097.

Secondo alcune ricerche dell'attuale Consigliere delegato alla Cultura al Comune di Strangolagalli, Corradino Vecchiarelli, “il termine sarebbe la fusione di due significati: il primo strongylos ovvero tondo, sferico, il secondo il celtico wall palizzata da wald bosco. Considerato che in italiano la W è diventata G, si può desumere che il nome indicasse un antico borgo circondato da una palizzata di forma circolare”. “E’ occasione di approfondimento storico-culturale in chiave folkloristica – aggiunge Vecchiarelli a proposito dell'iniziativa – L'evento mira a risvegliare (possiamo dire al canto del gallo!) l’interesse per la storia del nostro territorio”.

Ci sono altre leggende legate al nome di Strangolagalli, ma certa è la presenza del gallo nei simboli di questo comune, nello stemma municipale infatti ci sono da sempre un gallo e una volpe.

Sostegno alla manifestazione, patrocinata dall'Assessorato alla Cultura e Spettacolo della Regione Lazio con il bando “Estate delle Meraviglie 2019”, da parte di tutta l’Amministrazione comunale di Strangolagalli ed in particolare del neo sindaco Roberto De Vellis, il quale sottolinea di essere favorevole alla promozione di ogni evento che possa promuovere il nome ed il territorio del paese attraverso la riscoperta di storia e tradizioni locali. Un grazie sincero – dichiara il sindaco De Vellis - al comitato organizzatore della manifestazione ed alle associazioni che collaborano, rinnovando la propria vicinanza all’evento di domenica  e a quanti altri avvenimenti verranno organizzati dai sodalizi presenti sul territorio”.

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