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Teatro di Documenti, La grande Maria Callas rivive grazie a Siddharta Prestinari

Vissi per Maria, ovvero la vera storia della famosa cantante lirica Maria Callas, narrata dalla governante Bruna, scritta dal bravo ed efficace Roberto D’Alessandro, con la regia di Ilza Prestinari, e con la superba, eccezionale, commovente...

Vissi per Maria, ovvero la vera storia della famosa cantante lirica Maria Callas, narrata dalla governante Bruna, scritta dal bravo ed efficace Roberto D’Alessandro, con la regia di Ilza Prestinari, e con la superba, eccezionale, commovente, coinvolgente interpretazione di Siddharta Prestinari. Ho usato molti aggettivi per la bravissima Siddharta, ma potrei continuare ancora a lungo, per parecchie righe del testo, in quanto nell’affascinante ed unico spazio teatrale dei Documenti (mirabilmente realizzato a suo tempo di Luciano Damiani), ho visto e sentito il pubblico seguire letteralmente in apnea lo svolgimento del racconto, per poi sciogliersi in un lungo, convinto, commosso, interminabile applauso al termine del monologo. La stessa Siddharta era letteralmente commossa e provata, per il grande impegno messo in ogni minuto della sua stupenda esibizione artistica: bravissima ! Bruna, la fedele governante della divina Maria Callas, all’inizio dello spettacolo conduce il pubblico in un ambiente famigliare, intimo ed accogliente, ben contenta di incontrare gli spettatori/ospite della Divina, offrendo tè e pasticcini in attesa che Madame rientri a casa… Bruna inizia a raccontare i suoi successi, il suo amore per la scena, il grande senso di disciplina e di scuole, i suoi incontri con Meneghini prima e con Onassis qualche anno più tardi, e infine le grandi passioni della sua vita, senza dubbio intensa e senza dubbio infelice. Il monologo di Bruna diventa sempre più commovente, con inserimenti di brevi scorci della arie più bella cantate dalla Callas, e suscita la convinta curiosità degli spettatori e delle spettatrici, che si lasciano prendere dal gioco delle confessioni, trovandosi ospiti nella abitazione di una vera e propria “leggenda”; i presenti ascoltano le storie e gli aneddoti che la commovente Bruna evoca, e si ritrova al suo fianco a spiare quasi con vergogna i palpiti del cuore della Callas, la sua felicità e suoi tormenti, insieme a tutta la tristezza del mondo. Alla fine, il desiderio di vedere entrare nello spazio teatrale Maria Callas in pelle, ossa e canto, diventa irresistibile, la Divina purtroppo non può apparire, anche se è ancora, e sarà sempre, in mezzo a tutti noi, in quanto ha rappresentato e sempre rappresenterà una idea, un mito ! Uno spettacolo esemplare , certamente uno dei migliori della stagione artistica romana .

Franco Vivona

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