rotate-mobile
Cultura Ferentino

Il teatro romano e le mura megalitiche di Ferentino alla XXXIII edizione della Borsa Mediterranea del turismo archeologico di Paestum

Il sindaco Pompeo: una vetrina prestigiosa per la nostra città e per un sito di interesse nazionale dove torniamo a fare cultura. Il primo passo per riconoscere le mura ciclopiche patrimonio dell'Unesco

Il Teatro Romano e le Mura Megalitiche di Ferentino in mostra alla XXXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum. Come si ricorderà, l'importante sito archeologico è stato tra i 10 selezionati a fine 2020 dal Ministero della Cultura che ha deliberato un finanziamento di un milione e mezzo di euro per i lavori di recupero, iniziati l'estate scorsa con la demolizione delle prime casette, costruite nel tempo dove c’erano l’orchestra e la scena che verranno riportate alla luce.

La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in corso di svolgimento a Paestum (Sa) dal 25 novembre fino al 28 novembre,  si conferma un evento originale nel suo genere: sede del primo e più grande Salone Espositivo al mondo del patrimonio archeologico e di ArcheoVirtual, l'innovativa mostra internazionale di tecnologie multimediali, interattive e virtuali; luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo culturale ed al patrimonio; occasione di incontro per gli addetti ai lavori, per gli operatori turistici e culturali, per i viaggiatori, per gli appassionati.

A illustrare le bellezze e le innegabili potenzialità turistico-culturali del sito ferentinate a Paestum sono andati il sindaco, Antonio Pompeo, che ha incontrato l’assessore al Turismo della Regione Lazio, Valentina Corrado, insieme all’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Ferentino, Angelica Schietroma e al direttore dei lavori del teatro romano, l'architetto Paolo Culla.

L'intervento del teatro romano di Ferentino passa per il restauro e la tutela di una rilevante testimonianza archeologica di epoca imperiale traianea e adrianea, capaci di restituire alla popolazione un concreto spazio pubblico da destinare a attività culturali e spettacoli dal vivo, con una duplice ricaduta positiva sia in termini di riqualificazione del tessuto urbano, sia di ampliamento dell’offerta culturale. Di questo e molto altro si è parlato giovedì scorso, nella Sala Velia, nel corso dell’appuntamento convegnistico ‘Il Lazio culla dell’archeologia romana. Alla scoperta di Roma antica lungo le vie consolari’. Qui il sindaco Pompeo e l’architetto Culla hanno illustrato le enormi potenzialità del sito, che l'Amministrazione comunale ha già utilizzato, a fine estate, per un evento che ha visto coinvolte l’Orchestra da Camera di Frosinone e l’attrice Giuliana De Sio, che proprio lì ha ricevuto il premio alla carriera.

Ieri, invece, sempre nella Sala Velia, l'appuntamento era con ‘Il Lazio culla dell’antico. L’Etruria meridionale, la Sabina e i territori ciociari’: l'intervento del sindaco Pompeo sulle mura megalitiche è stato seguito anche da quello dei sindaci di Alatri, Maurizio Cianfrocca e di Arpino, Renato Rea.

Con l'intervento ‘Le mura del mito. Le cinte murarie in opera poligonale di Alatri, Arpino e Ferentino’  si è voluto fornire un quadro d'insieme dei risultati archeologici sulle cinte murarie di tre importantissime realtà della provincia di Frosinone. Il sindaco Pompeo ha concentrato la sua attenzione sulla cronologia e l'importanza delle imponenti cinte murarie della città, che hanno un potente impatto scenografico e che, all’interno di un progetto più ampio, stanno tentando di ottenere il riconoscimento come Patrimonio Unesco per le mura poligonali italiane.

“Siamo veramente orgogliosi di portare oggi a Paestum – ha detto il sindaco Pompeo, anche a nome dell’assessore Schietroma e dell’Amministrazione comunale – due bellezze storico-archeologiche che ci invidiano non solo in tutto il Paese ma anche all'estero: avere nella nostra città un sito di enorme interesse turistico-culturale, come il teatro romano, sul quale abbiamo concentrato la nostra attenzione ormai da vent’anni,  significa poter contare su potenzialità che cercheremo di sfruttare al meglio, puntando anche sulla riscoperta del territorio e delle innegabili qualità che, non solo Ferentino, ma l'intera provincia possiede. Quella della Borsa del Turismo Archeologico – ha concluso Pompeo – è una vetrina importante per la nostra ma anche per altre città come Arpino e Alatri che oggi, insieme a Ferentino, hanno mostrato l’imponenza delle mura ciclopiche: è soprattutto attraverso la promozione turistica che la Ciociaria può valorizzare tanti e importanti tesori come quello che siamo onorati di avere nella nostra Ferentino”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il teatro romano e le mura megalitiche di Ferentino alla XXXIII edizione della Borsa Mediterranea del turismo archeologico di Paestum

FrosinoneToday è in caricamento