rotate-mobile
Cultura

Veroli, a 'Chiostro in scena' arriva Macbeth di Capocciama

A partire dalle 21.30 di sabato 21 agosto prenderà sostanza la “Ballata del Potere, della Carne e del Sangue in tempo di malattia”

A Veroli per “Chiostro in scena” arriva Macbeth con Ivano Capocciama alla regia ed é già sold out. E se non è una sulfurea promessa di dionisiaca bellezza questa diteci voi cos’altro potrebbe esserlo. Perché l’uomo aspira all’Apollineo, ma sempre nel Dionisiaco ricade. A partire dalle 21.30 di sabato 21 agosto presso il Chiostro di Sant’Agostino prenderà sostanza la “Ballata del Potere, della Carne e del Sangue in tempo di malattia”, un lungo e tortuoso percorso di redenzione che strizza l’occhio ai luoghi di sessappiglio del potere ed alle piccinerie che ne sostanziano la detenzione che per arrivare alla redenzione vanno esorcizzati, perciò furbescamente vissuti, e magari anche goduti.

E chi meglio di Lady Macbeth può farlo? Chi più della Salomè shakespeariana, la sinottica strega manovratrice di ambizioni, potrebbe guidare il percorso dell’opera di Capocciama che omaggia e utilizza come malleo il genio di Stratford? La nota a correndo dell’evento ernico lo spiega bene e trasuda della genialità orgiastica del suo plasmatore: “Macbeth rappresenta il tentativo di voler esorcizzare la paura del buio, delle presenze che tormentano i nostri occhi nel cuore della notte, degli assordanti gorgheggi dell'ambizione e della terribile consapevolezza che tutto ciò che alimenta le nostre paure non è altro che un desolante bisogno d'amore. Lady Macbeth si muove per le stanze del castello come una falena impazzita, tormentata da spettri, streghe, esaurimenti. Lady Macbeth scivola come una locusta o una mantide religiosa che alimenta se stessa attraverso una sete di potere che devasta i cuori e frantuma ogni barlume di sopportazione.

L'istinto del potere, le carni lacerate dalla malattia e dal desiderio represso, gli spaventi infantili divengono deflagranti immagini di un meccanismo scenico che deforma lo sguardo, disorienta e genera ciò a cui tende, da sempre, la vita: una inesorabile discesa verso la morte e una probabile preghiera di redenzione. Enzo Jannacci canterebbe: ‘per la redenzione delle puttane’". Una redenzione che però pare non compiersi mai completamente, e che lascia aperto uno spiraglio di paradossale speranza verso nuove meschinità irrisolte e necessarie. A mettere in scena questo caleidoscopio di emozioni saranno Andrea Dosi, Serena Catallo, Giulia Muraglia, Antonella Cappelli, Giulia Germani, Francesca Fazzone, Domenica Taraschi, Serena Martino, Virginia Castellucci, Sara Torti, Claudia Torti, Giusy Fazzone, Andrea Loffredo e Alessio Mizzoni. Lo faranno dispiegando vizi certi e virtù presunte sulle scene ideate da Enrico Quadrozzi e Fabrizio Bellacosa, indossando le meschinità dell’uomo e gli abiti di Alessandra Trasciatti, con i volti dipinti di vita, di morte e dei colori del trucco di Alessia Di Vona, con Daniela Lombardi ad assecondare ed incrementare la visione folle e geniale del regista Capocciama, uno che vive e pensa al centro esatto fra i Misteri Orfici e Cartesio. E che i fasti nefasti della Regina Gruoch inondino l’animo di chi ha scelto l’ardita serata.

Obbligatoria l'esibizione del green pass accompagnato ad un documento di riconoscimento valido. 
Obbligatorio indossare la mascherina per tutta la durata dello spettacolo. 

Biglietto unico: Euro 8,00

Info e prenotazioni:
Enrico 340 9109655; Fabrizio 3891762555

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Veroli, a 'Chiostro in scena' arriva Macbeth di Capocciama

FrosinoneToday è in caricamento