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Cultura Villa Latina

Villa Latina, Pupi Avati e i Galera De Rua chiudono il festival delle storie

Ospiti della serata finale Carlo Panella, Gian Marco Chiocchi, Cinzia Leone, Mimmo Gangemi, Stefania Auci, Simona Lo Iacono, Pupi Avati e Galera de Rua

La decima edizione del Festival delle Storie si chiude il 31 agosto a Villa Latina. L’animale protagonista sarà il capriolo. 

Il capriolo è sfuggente e non si fida di cacciatori e predatori, ma ti sta vicino quando serve. È l’inatteso, l’improvviso, la speranza. Appare quando hai bisogno di parlare con chi non c’è più. È la cura e la guarigione. È il patrono e lo sciamano. È qualcosa che ti appare all’improvviso per indicare la strada e rassicurare chi si smarrisce. È la madre, la famiglia, la saga, la comunità, il territorio.

In piazza Umberto I si comincia alle 18 con Carlo Panella e Gian Marco Chiocci, con i quali si parla di geopolitica, in particolare del ruolo della Russia, degli Stati Uniti e della Cina nello scacchiere internazionale. È il Grande Gioco che ha sempre più come scenario anche gli equilibri italiani e del mediterraneo.

Alle 19 Il mio nome è donna, con Cinzia Leone. Il suo “Ti rubo la vita” conduce il lettore attraverso tutto il Novecento tra Europa, Egitto, Turchia, Israele e Stati Uniti. Personaggi, eventi, storie, dagli anni Trenta ai Novanta. Protagoniste sono tre donne: una musulmana, un’ebrea italiana degli anni Trenta e una donna di oggi. 

Alle 20 spazio allo scrittore calabrese Mimmo Gangemi. “Marzo per gli agnelli” è unnoir la cui trama si sviluppa intorno alla vendita di alcuni appezzamenti di terrenoche, apparentemente, non hanno valore ma che diventano oggetto di grande interesse da parte di affaristi senza scrupoli. È la Calabria più profonda, dove ogni uomo si ritrova pedina di un sistema di poteri legali e illegali.

Alle 21 La Sicilia dei leoni e dei Gattopardi, con Stefania Auci e Simona Lo Iacono. La straordinaria e affascinante storia della famiglia Florio, tra saghe familiari, amore e sommosse popolari, e il mondo reale e immaginario di Giuseppe Tomasi di Lampedusa raccontati nelle pagine de “I leoni di Sicilia. La saga dei Florio”, di Stefania Auci e “L’albatro” di Simona Lo Iacono. Nel primo si conoscono le trame di questa storica famiglia, mentre nel secondo viene tratteggiata una delle figure più importanti della letteratura italiana.

Alle 22 ospite il regista Pupi Avati. Il maestro della narrazione racconta, prima con l’arte del romanzo e poi con la magia del cinema la provincia profonda e non addomesticata, tra religione e superstizione, vita e mistero. È “Il signor Diavolo”, che si muove in un mondo dove tutto sembra possibile, soprattutto l’inverosimile. Pupi Avati ci fa fare i conti con la nostra anima, colorando il Nord-Est italiano di atmosfere gotiche e rileggendo l’eterno mito di Faust. È da qui che parte per raccontare a ritroso la sua mirabolante storia di artista. 

Alle 23 chiusura con i Galera de Rua. Spettacolo di una band partenopea che guarda al Sudamerica e al ritmo della Samba, per uno spettacolo coinvolgente e divertente. 

Il meglio per chiudere con gioia il Festival delle Storie.

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