Frosinone, presentazione del libro "La cura dell'acqua salata"
Venerdì 16 marzo, ore 18:00 Antonella Ossorio sarà ospite della libreria Ubik di Frosinone per presentare il suo ultimo libro "La cura dell'acqua salata" ed. Neri Pozza. Dialoga con l'autrice Aniello D'Angiolilllo.
La seconda tragica guerra è finita e a Napoli ci sono gli americani. La famiglia Romeo è composta da argentieri da generazioni, ma dalla ricchezza è passata alla povertà. Vivono nella stessa casa ultracentenaria, con lo stesso portone che li ha sempre protetti da ladri e intrusi. Portone che oggi non ha quasi più nulla da tenere da conto. Lo sanno bene Caterina e Franco, i loro figli Spina e Enzo, lo zio Eugenio e il nonno Ferdinando. Sanno che in tavola c’è poco, e quel poco dev’essere spartito. Spina sta sbocciando nella prima giovinezza, Enzo ha solo otto anni ma ne osserva incuriosito la trasformazione. Franco trascina la sua gamba poliomielitica e Caterina si è irruvidita dagli eventi e dagli affetti mancati. Lo zio Eugenio scrive le sue memorie di guerra e il nonno vive nel suo mondo perduto. La vera storia di questa famiglia inizia nel 1766, a causa di un prezioso oggetto, un ciondolo meraviglioso e unico, un sapo gallego. Un elemento decorativo bellissimo che spesso le donne in Galizia usavano indossare. Ma la storia dei Romeo è legata anche alla marusìa, all’inquietudine del mare, alla solitudine, all’ansia e all’angoscia. Da cosa è provocata? Un sapo, splendido e luminoso, in grado di stravolgere la vita di chi lo possiede, tramandato per generazioni, da custodire con attenzione e gelosia. In grado di provocare allucinazioni e visioni, di far percepire profumi e odori mai sentiti, di far ritrovare nei volti di perfetti sconosciuti qualcosa di familiare. Un sapo gallego, che provoca tristezza e strane sensazioni. Che conduce il sonno ristoratore verso incubi terribili. Un gioiello che pulsa, sembra avere vita. Che costringe ad abbandonare le certezze e a cedere alle superstizioni. Porta forse sventura? È solenne la sua presenza, non si può evitare di ammirarlo almeno una volta al giorno, o di portarlo sulla pelle, a costo di sentirsi bruciare le viscere. È malvagio e insolente, decide la sorte, esige rispetto. La cura dell’acqua salata, in grado di alleviare la sofferenza e il dolore. Le lacrime, che sfogano lasciando sollievo a chi si è bagnato il viso. Il desiderio di fuggire, attraversando il mare. La marusìa che ritorna e porta tristezza. Le colpe da espiare e la curiosità di un bambino, depositario di una grossa responsabilità. La cura dell’acqua salata, un cerchio che si chiude, un destino che si compie attraverso l’affetto, l’amore e la passione. Una famiglia, quella dei Romeo, dal sapore antico. Una Napoli speciale, raccontata attraverso i quartieri, la gente, le tradizioni e le credenze popolari e la paura di perdersi o commettere peccato. E il mare, il vento, la potenza delle onde a fare da sfondo a questo romanzo. Tutto è reale e immaginario. Tutto è vero e verosimile.