Collepardo, la fauna ipogea dei monti ernici
La vita nelle grotte è un tema che spesso incuriosisce il pubblico ed è la materia di una particolare disciplina scientifica, la biospeleologia. Valerio Sbordoni, rinomato docente e studioso dei fenomeni adattivi della fauna cavernicola, mostrerà le immagini delle specie animali viventi nelle grotte dei Monti Ernici.
Questo è il terzo evento realizzato dal Circolo Speleologico Romano per Collepardo, dopo la rappresentazione teatrale 'Freud e lo speleologo' (2 giugno) e 'La storia delle esplorazioni di Pozzo d'Antullo e Grotta di Collepardo' (18 giugno).
Valerio Sbordoni , dopo una breve introduzione sulla storia della biospeleologia e delle ricerche, ancora poco sviluppate in questo settore dell'Appennino centrale, presenterà le specie di maggior interesse faunistico e biogeografico, i loro adattamenti e alcuni aspetti della loro biologia.
Si potranno vedere alcuni pannelli divulgativi sulla speleologia, e saranno disponibili le pubblicazioni del CSR.
Il Circolo Speleologico Romano è un’associazione fondata il 5 luglio 1904 che promuove la conoscenza geografica, la ricerca e la documentazione scientifica del mondo sotterraneo. In particolare il contributo del CSR alla conoscenza biospelologica si sintetizza con il dato di oltre 300 specie troglobie o troglofile nuove per la scienza. Il CSR contribuisce alla tutela dell’ecosistema sotterraneo con progetti d’individuazione delle sorgenti tramite fluoresceina e monitoraggio dell’inquinamento delle acque sotterranee (Progetto Guarcino) e con una ‘opposizione sostenibile’ all’alterazione del paesaggio carsico prodotta dall’attività estrattiva delle cave (Progetto Frasso).
Il CSR pubblica dal 1925 il Notiziario del Circolo Speleologico Romano; per il Centenario (1904-2004) ha edito 100 anni sottoterra, oltre 570 pagine di storia delle ricerche scientifiche e delle avventure del CSR nel mondo del buio.