San Donato Val Di Comino: un borgo da favola. Visita Guidata
Sabato 19 gennaio 2020 ore 9.30 visita Guidata con Nicoletta Trento, Guida Turistica Abilitata. San Donato Val Di Comino, un borgo da Favola!
dettagli e prenotazioni al 380 765 18 94 sms whatsapp telefono
Visita Guidata a cura di Itinarrando l'arte di camminare raccontando con Guida Turistica professionista: Nicoletta Trento.
Abbigliamento urbano: scarpe da ginnastica (no tacchi) e zainetto o borsa.
Obbligo di mascherina sul viso e detergente per mani, nonché di distanziamento fisico.
Il tour si svolgerà nei vicoli del paese bandiera arancione touring club. Ai famosi scalpellini sandonatesi e al loro estro si devono le tante chiavi di volta poste sui portali delle abitazioni del centro storico, a identificare la famiglia e il ceto sociale degli abitanti. Solo le famiglie più benestanti potevano permettersi di commissionare una chiave di volta ad artigiani locali che si chiamavano Tempesta, Di Bona, Fabrizio, Cardarelli, Mazzola, Cautilli, Cellucci. Grazie agli scalpellini sandonatesi, dopo la Seconda Guerra Mondiale il paese fu ricostruito più bello di prima, con ponti in pietra e fontane. E furono sempre loro a consentire la ricostruzione dell’Abbazia di Montecassino, . Le difficoltà economiche del dopoguerra però spinsero molti di loro a emigrare negli Stati Uniti, soprattutto nel Massachusetts, dove hanno fatto di Quincey la “città del granito” (San Donato è anche gemellata con Boston). Vale dunque la pena di perdersi fra le case abbellite dai mastri scalpellini sandonatesi, sui cui portoni è spesso dipinto un “mascaron” che aveva lo scopo di allontanare il monacello, ovvero il fantasma di un bambino morto, presenza temuta nel folclore meridionale.
Nella salita al castello e alla torre quadrata medievale che dominano il paese dall'alto ci si inoltra così in un labirinto di pietra caratterizzato da tortuose stradine, piccole piazze e caratteristici passaggi coperti che nel dialetto locale sono detti spuort': ci sono gli spuort' della peste, della provvidenza, delle origini, dell'alluvione, e anche quello di Fra' Tommaso, illustrato da due dipinti che mostravano la vita del cappuccino Tommaso di San Donato (1578-1648), al secolo Tommaso Ricci, nato in paese e morto in odore di santità a Napoli,
Risalendo la via Maggiore si incontra anche la pietra “dello scandalo”, dove nel Cinquecento si esponevano i debitori insolventi. Superata piazza Coletti con la sua meridiana del 1891, si entra nel borgo medievale attraverso la duecentesca Porta dell'Orologio, dove tre croci ricorderebbero tre banditi qui impiccati nel Cinquecento. Mentre ripide scalinate salgono al santuario di San Donato, lungo via Pedicata si può invece raggiungere il Duomo, dedicato a santa Maria e a san Marcello Papa, le cui origini risalgono al XIV secolo ma che fu ampliato e barocchizzato nel XVIII secolo. Di fronte al Duomo si trova poi il settecentesco Palazzo Quadrari, che ha epigrafi romane lungo la parete dello scalone d'onore.
*Per partecipare si deve essere o diventare soci 2021 dell'Associazione Di Promozione Sociale Itinarrando, contributo di 5 euro.
*La Visita Guidata avrà contributo di 10 euro, ITINARRANDO si rivolge solo a Guide Turistiche ed Escursionistiche professioniste.