Frosinone, in scena "Paura e delirio"
Per la Rassegna NUOVI LINGUAGGI dell' Officina Culturale Casa D'arte di Errare Persona con la direzione Damiana Leone la compagnia 20 Chiavi Teatro presenta ivenerdì 15 febbraio all' Auditorium Colapietro di Frosinone alle ore 21 la pièce teatrale "Paura e delirio".
DI E CON FERDINANDO VASELLI ALESSIA BERARDI
MUSICHE SEBASTIANO FORTE
LUCI GIANNI STAROPOLI
Le nostre storie nascono sull'autobus, a scuola, dalle nostre famiglie, si sviluppano per paradossi, attraverso laboratori e continue sessioni di scrittura. Hanno bisogno di immergersi nel mondo, a volte nella merda. Portiamo con noi un lavoro di anni fatto di interviste nei quartieri della capitale, un faticoso tentativo di ascolto. Più ci si avvicina più si diventa ciechi direbbe qualcuno, insomma qua la situazione si complica. Anche perchè decidiamo di scegliere di parlare di quelli che il nostro teatro spesso fatica a raccontare. i cattivi. I razzisti, i menefreghisti, i pavidi, gli infami, senza giudicarli. osservandoli, cercando di comprenderli, escono fuori dalle interviste, non solo dettati dalle agende politiche. In queste persone troviamo un senso di smarrimento, una nostalgia di un passato spesso inventato, idealizzato, vagheggiato, in contrapposizione ad un presente dove domina la preoccupazione, la paura, l’impotenza. Un passato sognato in cui rifugiarsi,fuggire. Un nemico da combattere fuori, con una totale incongruenza tra ciò che si dice e ciò che si agisce. E' così che il nostro lavoro comincia a prendere forma. Passa tramite un‘immagine, anzi una serie di immagini. Cominciamo a scrivere, a scrivere e ad improvvisare. Cominciamo a guardarli dallo spioncino della serranda , li vivisezioniamo. Sono un fratello ed una sorella ed una strana piccola magica creatura che non si vede ma c'è e che cambierà il corso della storia. E' tempo di paura questo. E' tempo di deliri. dapprima le creature si dipanano come figure quasi bidimensionali, quasi divertenti. lui animatore di ritorno da una festa per bambini, lei una donna che non esce mai da casa. solo il fantasma di una mamma come convitato di pietra nella tavola scarna, sembrano una coppia consumata dalla quotidianità con i loro riti sempre uguali a se stessi. Poi piano piano emerge la loro folle idea, le inevitabili ed imprevedibili conseguenze di un gesto estremo. la loro relazione si fa complessa. fratelli, complici, amanti forse. Il marcio e la paura non abitano l'esterno. Sono dentro di noi. questi fantasmi di personaggi irreali, brutti e lontani dalle nostre sicurezze abitano le nostre case, affondano le nostre ferite, si confondono con le nostre storie. Non sono burattini di un mondo lontano da noi, pubblico che va a teatro, pubblico di sinistra colto e benpensante ma sono, portate alle conseguenze estreme, vite che non hanno saputo tirar fuori la loro estrema fragilità. Nello spazio teatrale ritrovano la loro forza dirompente sprezzante e pretendono di essere visti nella loro bruttezza e nella loro semplicità. li incrociamo nello sguardo delle persone che incontriamo in un crinale pericoloso tra bidimensionalità e tridimensionalità, tra realismo estremo e surrealismo quasi involontario. Il nostro lavoro assume così i toni di una commedia acida e sporca, antiretorica, molto politicamente scorretta. Una commedia che parla di noi. Che parla delle nostre paure più profonde.
Ingresso 2 euro
Cell. 3333980147