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Ambiente-Unindustria, per aziende competitive regole certe e meno burocrazia

Unindustria, ed in particolare l’articolazione territoriale di Frosinone, stanno seguendo con grande preoccupazione le notizie che in questi giorni vengono riportate dalla stampa sulle crisi aziendali che hanno colpito il territorio e sulle...

Unindustria, ed in particolare l’articolazione territoriale di Frosinone, stanno seguendo con grande preoccupazione le notizie che in questi giorni vengono riportate dalla stampa sulle crisi aziendali che hanno colpito il territorio e sulle problematiche ambientali concentrate soprattutto nell’area della Valle

del Sacco. Su questo corre l’obbligo ribadire che l’Associazione, come peraltro già ampiamente testimoniato nel tempo, continuerà sia nella sua azione di sensibilizzazione affinché le aziende siano messe in condizione di svolgere legittimamente e nel rispetto delle regole le proprie attività, sia a diffondere tra i propri associati la cultura della salvaguardia ambientale, sottolineando in ogni occasione l’importanza dell’adozione di modelli aziendali caratterizzati ad un approccio integrato di prevenzione e salvaguardia del territorio.

Nel contempo intendiamo nuovamente sottolineare l’importanza strategica di adeguate infrastrutture di servizio nonché di una indispensabile semplificazione e trasparenza dei procedimenti autorizzativi soprattutto in materia ambientale: è infatti imprescindibile creare i presupposti per consentire ad un sistema industriale di fare prevenzione facendo sviluppo e sviluppo facendo prevenzione, nella consapevolezza che questa sia l’unica strada per evitare di perdere importanti occasioni di sviluppo, sia industriali sia occupazionali, nell’interesse di tutto l’area.

“Non bisogna infatti dimenticare - dichiara Davide Papa Presidente di Unindustria-Confindustria Frosinone - che l’azione di tutela dell’ambiente in tutti i settori, è ormai una responsabilità e un obbligo che deve coinvolgere cittadini e imprese, ciascuno con i propri strumenti e secondo le proprie attribuzioni. Dipende quindi da tutti noi nessuno escluso e possibilmente in sinergia, il raggiungimento di questo importante obiettivo, ossia far conciliare lo sviluppo economico con l’attenzione alla difesa dell’ambiente e delle sue risorse.

Il numero sempre più crescente – continua Davide Papa - delle certificazioni dei sistemi di gestione ambientale, dei sistemi di gestione della sicurezza, delle registrazioni Emas che negli ultimi tempi hanno ottenuto le imprese del territorio, sono il chiaro segnale del forte impegno che il settore industriale e produttivo del territorio sta mettendo in campo sul fronte della produttività nel pieno rispetto dell’ambiente. Tutto ciò attivando anche un circolo virtuoso, perché aziende più competitive sono in grado di investire risorse sempre più consistenti per il nostro territorio. Allo stesso tempo, però, riteniamo necessario da una parte un sistema di regole certe e di trasparenza dei procedimenti autorizzativi, dall’altra importanti programmi di rilancio dell’economia e di riqualificazione delle strutture del territorio, a questo proposito corre l’obbligo, ancora una volta, richiamare i responsabili della pubblica amministrazione e della politica sulla gravissima carenza di infrastrutture a servizio delle imprese di questo territorio come per esempio il depuratore di Anagni, che dopo oltre 20 anni, è ancora inutilizzabile. Così facendo, infatti, si rischierà sempre più di mettere seriamente a rischio il nostro prezioso patrimonio di aziende con effetti negativi per lo sviluppo di questo territorio. L’Associazione – conclude Davide Papa - auspica che, in un clima più conciliante, sia possibile trovare una soluzione che garantisca la salvaguardia dell’occupazione e la continuità delle attività industriali.”

Allo stesso tempo, però, si avverte l’esigenza di importanti programmi di rilancio dell’economia che dovranno considerare che il nostro sistema delle imprese si trova di fronte ad una competizione internazionale, dove, purtroppo, non tutti hanno le stesse regole da rispettare.

Se importanti risultano le regole, altrettanto decisive risultano poi le infrastrutture di servizio e la semplificazione e trasparenza dei procedimenti autorizzativi.

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