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Colleferro, da Stendardo l'invito a fare una class action per risolvere definitivamente il problema dell’acqua

Dopo la giornata di sofferenza della mancanza di acqua pubblica che ha messo letteralmente in ginocchio la città di Colleferro per l’intera giornata del 18 scorso, arrivano,

Dopo la giornata di sofferenza della mancanza di acqua pubblica che ha messo letteralmente in ginocchio la città di Colleferro per l’intera giornata del 18 scorso, arrivano,

giustamente i primi distinguo e l’opposizione consiliare attraverso il Consigliere Stendardo, chiede che il problema sia affrontato a monte per non assetare più la città e invita la città a fare una class action.

“Sono mesi che Colleferro soffre, tra le tante, anche la crisi idrica – afferma Vincenzo Stendardo, capogruppo Pd in consiglio comunale - una volta manca la corrente ai pozzi, un’altra volta i pozzi sono prosciugati, un’altra volta ancora ci sono i buchi nelle tubature dell’acquedotto, poiperiodicamente si vieta l’uso umano dell’acqua per infezioni batteriche….insomma, per un motivo o per un altro, Coleferro, cittadina di quasi 22 mila abitanti è perennemente ostaggio di un problema che dall’amministrazione comunale viene sempre minimizzato! Sono anni che chiediamo interventi strutturali sull’acquedotto evidentemente vecchio e decrepito. Nel 2014 in una città industriale che produce i satelliti spaziali, stiamo ancora con le bottiglie alle fontane (dei paesi vicino), o alle vasche del bagno riempite fino all’orlo perché da un momento all’altro dai rubinetti non esce piùl’acqua!

Non riusciamo a comprendere per quale motivo non si interviene pesantemente sulla società che gestisce l’infrastruttura cittadina, non riusciamo a capire perché non viene pianificata una progettualità di ammodernamento degli impianti, non riusciamo a capire perché si continuano a mettere pezze su manufatti che non assolvono più al loro lavoro. Aldilà dell’importante affermazione dell’acqua come bene comune e bene primario, oltre al danno “biologico” alla città, e al danno economico ai cittadini che sono costretti ad acquistare continue scorte di cassa d’acqua, c’è anche il danno tecnico perché nel memento in cui l’acqua viene a mancare e senza preavviso, si bruciano tutti gli elettrodomestici come le lavatrici e le lavastoviglie per non parlare delle caldaie per il riscaldamento. Quante volte ancora dobbiamo fare appello al Sindaco perché intervenga senza rimandare come al solito ..a dopo…e risolva il problema strutturale dell’acquedotto e della società che lo gestisce? Forse una class action cittadina potrebbe essere da stimolo!”.

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