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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Colleferro, dai ragazzi del liceo il buon esempio per la raccolta differenziata

La ‘salute’ è un diritto di tutti. Chi è stato ad occuparsene in maniera scrupolosa in questi mesi sono stati gli studenti del Liceo Guglielmo Marconi di Colleferro (Roma), che han dato vita ad un progetto utilissimo per la tutela

La ‘salute’ è un diritto di tutti. Chi è stato ad occuparsene in maniera scrupolosa in questi mesi sono stati gli studenti del Liceo Guglielmo Marconi di Colleferro (Roma), che han dato vita ad un progetto utilissimo per la tutela

ambientale con la realizzazione di un ‘Progetto di raccolta differenziata di Rifiuti’. Sono ragazzi come tanti che oltre a studiare hanno a cuore il paese che vivono.

Grazie all'ex rappresentante d’istituto Vittorio Muzi, attualmente rappresentante di Consulta Provinciale che ha presentato il progetto lanciando questa iniziativa si è dato modo agli studenti e agli insegnanti che li dirigono nel loro percorso d’istruzione di lavorare e realizzare l’idea di differenziare i rifiuti e quindi aiutare l’ambiente nello smaltimento e nella salvaguardia della salute pubblica. Sono partiti poco più di un anno fa con la ‘raccolta tappi’ in cambio dell’aiuto ad una Casa Famiglia per poi portare il ‘proposito di raccolta differenziata’ ad un livello successivo, quello di estendere l’intero lavoro ad una differenziazione delle spazzature di utilizzo comune su scala più grande: le ‘scuole’. Ed è così che è stato possibile portare a piena realizzazione questo lavoro, grazie all’aiuto dei fondi delle province e grazie al braccio operativo di ciò, il Comitato Ambiente. Da oggi questi giovani studenti danno a ‘tutti’ il buon esempio di come prendersi cura di quello che li circonda, dando il buon esempio soprattutto ai più grandi. Il progetto oggi è stato condiviso a pieno e vige il proposito di ampliarlo ancora presentandolo a tutte le scuole della provincia di Roma. Oggi presenti alla conferenza espositiva presso il liceo G. Marconi di Colleferro gli assessori comunali R. Trulli, R- Paniccia, E. Girolami, P. Sanna, Trani poi Albero Valeri per Retuvasa (rete per la tutela della Valle del Sacco e Comitato Residenti Colleferro), Massimo Bruni, un componente di Lazio Ambiente ed alcuni rappresentanti dell’Ugi, oltre ad altre federazioni dedite alla tutela dell’ambientale della Vallata del Sacco. Questi ragazzi hanno dimostrato nel loro piccolo che ‘tutto è possibile se si vuole veramente’ lanciando un messaggio diretto ai più grandi. I più grandi: quelle organizzazioni che da tempo promettono ed assicurano agli abitanti della zona una tutela alla salute che ad ‘oggi’ ancora non è visibile visto le notevoli e frequenti problematiche irrisolte. I progetti ambientali che riguardano Colleferro hanno puramente interessi di tipo economico per chi fin ora se ne è occupato. È alla problematica della ‘discarica di Colleferro’ dunque che viene lanciato il primo richiamo da parte di questi giovanissimi, è al progetto dell’ ‘isola ecologica’ che ancora non prende piede e del tanto nominato ‘inceneritore’ dannosissimo per gli abitanti, ed al Comune di Colleferro in conclusione che si rivolge il ‘grido’ di questi ragazzi. Sono riusciti ‘loro’a realizzare in piccolo un grande risultato partendo dal nulla, e a questo punto la domanda sorge spontanea: come è possibile che ancora si disperdano tante, forse troppe parole, riguardo la nostra salute e l’ambiente e con la realizzazion di pochissimi fatti? Come sono riusciti dei semplici ragazzi che da poco si stanno interessando alle problematiche cittadine e ambientali a concretizzarsi dando esempio così clamoroso a chi di norma dovrebbe invece insegnar loro come vivere rispettando?

Clarissa Guerrieri

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