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Frosinone, forte preoccupazione dell’Associazione Medici di Famiglia per l’ambiente per l’impianto di combustione di Bionasse che dovrebbe nascere in città

Lettera aperta dell’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone indirizzata a tutte le  Istituzioni interessate, alle Associazioni di volontariato, ai Comitati ed ai cittadini tutti, in merito l’attualità dell’impianto di...

Lettera aperta dell’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone indirizzata a tutte le Istituzioni interessate, alle Associazioni di volontariato, ai Comitati ed ai cittadini tutti, in merito l’attualità dell’impianto di combustione a biomasse di Frosinone.

Frosinone, nonostante da decenni sia tra le prime città capoluogo con il massimo tasso di inquinamento da polveri sottili in Italia ed in Europa, ha visto rilasciare nel 2015, da tutti gli Enti preposti, le autorizzazioni per la realizzazione di un impianto a combustione di biomasse in via Mola d’Atri.

Nel gennaio 2016, nel convegno organizzato dall’Associazione Medici di Famiglia con il supporto delle Associazioni di volontariato, i Medici hanno evidenziato tutti i rischi e le gravi ricadute sulla salute dei cittadini per l’incremento di emissioni di polveri sottili, dovute anche alla combustione di biomasse. In quella sede il Sindaco Ottaviani, ha annunciato la sospensiva dell’autorizzazione all’impianto concessa qualche giorno prima.

Il 6 ottobre 2016 il TAR Lazio ha dichiarato decaduto il procedimento di sospensione. Diamo atto al Sindaco, che solo grazie a quella sospensione, per nove mesi, di fatto, è stata bloccata la realizzazione dell’impianto. Durante quei nove mesi l’Associazione dei Medici di Famiglia per l’Ambiente ha avuto invero la possibilità di portare a termine lo studio epidemiologico sulla incidenza delle malattie respiratorie correlate all’inquinamento dell’aria rispetto i cittadini di Frosinone. Durante quei nove mesi, si è tenuto, l’8 giugno per la precisione, il convegno presso il Tribunale di Frosinone che ha visto insieme Magistrati, Avvocati e Medici di Famiglia confrontarsi su inquinamento, salute e legalità e durante il quale sono stati presentati i risultati dello studio epidemiologico su asma e BPCO, effettuato su 3096 cittadini adulti di Frosinone. Risultati drammatici. A Frosinone la prevalenza percentuale di asma è doppia e quella di BPCO è tripla rispetto le altre città d’Italia. Durante quei nove mesi l’attività di divulgazione di quanto riportato dalla letteratura scientifica in migliaia di articoli e studi rispetto le malattie da polveri sottili è stata incessante. Scuole, centri sociali, mondo del volontariato, organi di stampa, televisione, incontri pubblici, incontri istituzionali, gazebo nelle strade e in ogni ambito in cui sia stato possibile. Durante quei nove mesi, il 30 settembre, per la precisione, alla Villa Comunale di Frosinone si è tenuto un Convegno Scientifico aperto a tutti. Presenti alcuni tra i massimi studiosi nazionali ed internazionali delle malattie da inquinamento, scienzati che producono gli articoli della letteratura medica aldilà dei confini nazionali, membri dei più autorevoli comitati medici mondiali che, unanimemente, hanno certificato la pericolosità delle emissioni di PM e la gravità delle malattie ad esse correlate, ponendo una pietra tombale su qualsiasi ipotesi di impianto a biomasse in un territorio già fortemente compromesso dal punto di vista ambientale, come il nostro. Alla luce del materiale pubblicamente prodotto e diffuso e da quanto dallo stesso si evince in merito all’innegabile e dimostrato danno da polveri sottili, tutti gli Enti Istituzionali, che hanno rilasciato le autorizzazioni e/o i pareri favorevoli l’approvazione per la costruzione dell’impianto a biomassa di Frosinone, dovrebbero immediamente secondo il principio di precauzione, attivarsi per l’interruzione definitiva di tale progetto. L’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente, fatta propria la salvaguardia della salute, auspica che : De Angelis Francesco ASI Frosinone; Macchitella Luigi ASL Frosinone; Ottaviani Nicola Comune Frosinone; Pompeo Antonio Provincia Frosinone; Spagnoli Enzo ARPA Frosinone, legali rappresentanti degli Enti suddetti, intervengano in maniera decisiva e conclusiva a scongiurare il progetto biomassa, magari all’unisono. Siamo consapevoli che, al momento del rilascio dell’approvazione del progetto di biomassa, la conoscenza della relazione tra malattie e polveri sottili e tra percentuale di inquinamento e insediamenti emissivi, poteva non essere completa ed esauriente da parte delle autorià di cui sopra, per diversa competenza professionale e per assenza di precedenti rilevamenti di patologie effettuati sul territorio, che oggi però esistono. Siamo certi che l’entità della Frosinone malata,da noi analizzata in questa prima fase per le patologie infiammatorie croniche polmonari attraverso lo studio epidemiologico condotto e suffragato da quanto già annosamente riportato dalla letteratura scientifica internazionale,se non smuoverà le coscienze, indurrà una diversa riflessione valutativa tecnico scientifica in ciascuno per il proprio ruolo istituzionale.

L’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente invita le altre Associazioni ed i Comitati tutti ad unirsi, in maniera unanime e compatta, ad attivarsi per vigilare incessantemente sul percorso amministrativo a salvaguardia dei beni comuni come ambiente e salute, sui quali, da mai, i cittadini di Frosinone sono nè stati informati, nè resi partecipi di processi decisionali, che da oltre quindici anni, hanno prodotto malattie e morti.

Siamo contattabili alla email :mediciambientefr@libero.it

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