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Roma, Canone RAI in bolletta: alla fine i cittadini pagheranno due volte !

Il Decreto attuativo per il pagamento del Canone RAI 2016 inserito nella bolletta elettrica è finalmente pronto. I Ministeri dell’Economia e Sviluppo Economico e quello dell’Economia e delle Finanze lo hanno infatti trasmesso, per i necessari...

Il Decreto attuativo per il pagamento del Canone RAI 2016 inserito nella bolletta elettrica è finalmente pronto. I Ministeri dell’Economia e Sviluppo Economico e quello dell’Economia e delle Finanze lo hanno infatti trasmesso, per i necessari pareri, sia all’Autorità per l’Energia elettrica ed il Gas, che al Consiglio di Stato. Analizziamone insieme i punti salienti.

IMPORTO E SCADENZE: l’imposta, che scende a 100 euro, si paga insieme alla bolletta elettrica in 10 rate mensili. Solo per il 2016, il primo addebito del canone RAI avverrà nella prima fattura elettrica successiva al 1° luglio 2016, nella quale saranno conteggiate anche le rate relative ai mesi precedenti. Dal 2017, i 100 euro saranno diluiti in 10 rate da gennaio ad ottobre, sempre in bolletta.

TITOLARITA’: l’intestazione del canone RAI seguirà l’intestazione della bolletta e, in caso di divergenza, l’Agenzia delle Entrate eseguirà la voltura d’ufficio. Sarà poi il cittadino che non deve più pagare, in quanto non titolare, ad inviare apposita autocertificazione, indicando chi dovrà farsi carico del pagamento dell’imposta (coniuge intestatario, figli conviventi ecc.). Per i defunti intestatari della bolletta, l’Agenzia delle Entrate procederà con la voltura del canone al titolare del contratto. L’intestatario del canone RAI – non intestatario di alcun contratto di energia elettrica e svincolato da altre utenze – deve invece versare entro ottobre il canone RAI, come sopra indicato, mediante bollettino effettuando un versamento unico da 100 euro.

ARRETRATI: il pagamento del canone RAI in bolletta dal 2016 non ha valore retroattivo. Pertanto il contribuente non corre il rischio di vedersi recapitare dal fornitore di energia elettrica eventuali arretrati non pagati, sulla base del presunto possesso del televisore. Per gli anni arretrati, dunque, vale il “vecchio meccanismo” (e il vecchio costo della tassa), per cui gli evasori (o presunto tali), si aspettino la consueta missiva di sollecito e le possibili cartelle di pagamento Equitalia, con il rischio di subire le relative procedure esecutive. Le norme che sanzionano l’evasione del Canone RAI, modificate dalla Legge di Stabilità, ribadiamo, si applicano dal 2016: dunque, per le annualità trascorse, saranno inviati solleciti e poi le eventuali cartelle esattoriali.

SOLLECITI: Una buona notizia. Il mancato pagamento del canone NON comporta in alcun caso il distacco della fornitura di energia elettrica.

RIMBORSI: chi paga il canone tv per sbaglio (pagamento erroneo) o si rende conto di essere tra gli esonerati (pagamento non dovuto), sarà rimborsato con la prima bolletta utile emessa dal momento in cui viene fatta richiesta, dopo le verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.

SOGGETTI ESONERATI: sono esonerati dal pagamento del Canone ovviamente chi non possiede la tv, oltre ai soggetti ultrasettantacinquenni, a patto che il reddito familiare non superi gli 8 mila euro annui lordi.

AUTOCERTIFICAZIONE: per usufruire dell’esenzione bisogna, ogni anno, darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate presentando un’autocertificazione entro il 30 aprile, tramite raccomandata AR all’indirizzo a: Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale 1, Sportello Sat, Corso Bolzano n. 30, 10121, Torino; ovvero utilizzando la Posta certificata a: DP.1TORINO@PCE.AGENZIAENTRATE.IT. Così facendo si entrerà nel database degli esenti, a disposizione dell’Acquirente unico, il quale provvederà a non inserire la quota del canone Rai nella bolletta elettrica. Pertanto la dichiarazione di non possedere il televisore è necessaria solo a partire dal 2016, ma è bene ricordare che la falsa dichiarazione comporta sanzioni anche penali.

CONTRIBUTI ALLE SOCIETA’ ELETTRICHE: qui casca l’asino! Dal comunicato ufficiale della RAI sull'Imposta Radio TV, infatti, si legge testualmente “poiché le società elettriche si erano lamentate, giustamente, di non voler fornire un servizio che gli avrebbe comportato dei costi, si è deciso di ricompensarle con una somma pari a ben 14 milioni di euro per l’anno in corso e altrettanti per il 2017. Soldi che sono disponibili fin da subito, poiché saranno erogati dall’Agenzia delle Entrate con fondi propri”. In altri termini, dal momento che le compagnie elettriche non sono disposte a ridurre i propri guadagni per un compito che non hanno chiesto, lo Stato ha ritenuto di assegnare loro una “giusta ricompensa” di “ben” 28 milioni di euro (per il solo biennio 2017/2017) a titolo di risarcimento dei costi da sostenere per il recupero delle somme incassate e per il successivo versamento all’Erario! Costi che, in tal modo, ricadranno ancora una volta sulla collettività intera, già gravata del pagamento del canone. Come se non bastasse, mentre i rimborsi ai comuni cittadini ed alle imprese scontano ritardi biblici, alle compagnie elettriche si è pensato ad una restituzione “pronta cassa”: oltre al danno, anche la beffa!

Giorgio De Rossi

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