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Segni, la Biodiversità dei Monti Lepini conoscere tutelare valorizzare

Si è svolto a Segni il terzo incontro annuale, organizzato dalla Compagnia dei Lepini, sul tema della biodiversità e delle risorse ambientali dei Monti Lepini.

Si è svolto a Segni il terzo incontro annuale, organizzato dalla Compagnia dei Lepini, sul tema della biodiversità e delle risorse ambientali dei Monti Lepini. Ricercatori e studiosi dei Monti Lepini hanno presentato ricerche e lavori che rappresentano lo stato attuale della situazione ambientale con particolare attenzione alla flora dei Monti Lepini, anche nella prospettiva prossima della pubblicazione di un “Atlante della Flora dei Monti Lepini”. Numerosi i temi affrontati: delle migliaia di specie vegetali che popolano i Monti Lepini e di quelle, tra loro, uniche in Europa che meriterebbero un adeguato riconoscimento, del ritorno dell'aquila reale, delle specie animali autoctone (il maiale nero dei Monti Lepini, la capra grigia e il pony di esperia) che ci ricordano il millenario processo di adattamento all'ambiente e che rappresentano, se opportunamente valorizzate, una prospettiva occupazionale per il futuro delle nuove generazioni. Una biodiversità da tutelare come bene comune, ma anche attiva e partecipata che necessita di strumenti operativi di coordinamento e promozione da parte delle istituzioni.

Per il presidente della Compagnia dei Lepini Quirino Briganti “è assolutamente indispensabile accrescere l’impegno delle istituzioni, delle associazioni e delle comunità locali per diffondere più conoscenze sulle straordinarie ricchezze e risorse presenti nei Monti Lepini. Non può esserci sviluppo del territorio senza una adeguata strategia di valorizzazione della montagna.

I Comuni dei Monti Lepini hanno una risorsa importante proprio nella montagna. Noi- ha proseguito Briganti - guardiamo al Parco regionale dei Monti Lepini, per l’istituzione del quale è stata presentata l’ennesima proposta di legge regionale, come sottolineato dall’on. Renzo Carella nel suo intervento, come ad uno strumento potenzialmente adeguato ad assicurare la tutela e la necessaria valorizzazione. Dobbiamo trovare il modo migliore per legare il tema della protezione delle risorse, con il tema della qualità della vita degli abitanti la montagna, con l’economia del territorio – ha concluso il Presidente della Compagnia dei Lepini- ma teniamo bene in mente l’ordine delle priorità: non esiste economia, così come non esiste giustizia e bellezza, senza la natura.

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