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Cassino, Dragonetti sull'emergenza occupazionale: "Necessario un intervento serio e concreto del Governo"

Il vice presidente della Confederazione Italiana Imprenditori e Commercianti chiede che i rappresentanti politici lavorino congiuntamente per tutelare le famiglie

La crisi che sta investendo una parte del frusinate non lascia spiragli nel futuro lavorativo ed economico. Questa la conclusione dell'analisi del vice presidente della Confederazione Italiana Imprenditori e Commercianti, Niki Dragonetti che afferma: "Somace, Ideal Standard, Fca, indotto Fca e settore edilizio: tutti sul lastrico, tutti piegati in due dalla crisi e dalla mancanza di una politica sensata e senza tornaconto. Una decable iniziata oramai da tempo ma che da un mese e mezzo a questa parte ha visto il suo picco maggiore. Il licenziamento dei 500 interinali Fca ha dato un colpo mortale all'indotto che viveva anche di questo. Decine i contratti saltati, unitamente a commesse e ordinazio. Decine le piccole aziende sul lastrico. Niente stipendi per Natale. Nessuna ipotesi di ripresa per il 2018.

Una situazione che riguarda non solo il settore aumobilistico ma anche quello edilizio

Non solo settore automobilistico ma anche comparto edile con la chiusura della Ideal Standard e il fallimento di centinaia di piccole ditte che operano nel settore dell'edilizia. Un'edilizia che non utilizza più cemento e manufatti. Un'edilizia che ha portato la Somace di San Vittore e tante altre aziende a dichiarare il default. A tutto questo non c'è rimedio se non con un intervento serio, concreto, fattivo, del Governo. Ma non a parole. I fatti, servono i fatti. Le chiacchiere dei rappresentanti politici di questo territorio hanno portato a risultati che oggi, più che mai, sono sotto gli occhi di tutti. Come imprenditore mi sento abbandonato, non tutelato, bistrattato da chi, invece, dovrebbe fare solo i nostri interessi. Dovrebbe pensare a dare sostegno concreto a fattivo a chi, in questa terra, non ha più nulla. Perchè non vedo e sento comunicati congiunti? Perchè le nostre autorità politiche non si schierano tutte insieme, senza steccati, a tutela delle famiglie che passeranno un Natale da fame. Sono un imprenditore ed oggi mi sento di dire che sono stato abbandonato, insieme a tanti altri imprenditori, al nostro inesorabile destino".

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