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Cassino, Dragonetti replica a Costanzo dopo la lettera a Calenda

"Il giochetto sulla pelle degli operai FCA e della Ideal Standard è veramente inopportuno"

La nota di qualche giorno fa del segretario del Pd della provincia di Frosinone Simone Costanzo a distanza di ore ancora provoca reazioni politiche. Questa volta la contro replica è di Niki Dragonetti portavoce "Orgoglio Italiano". "Ancora una volta sono costretto ad assistere ad una becera speculazione sulle disgrazie altrui. I 500 licenzimamenti che hanno interessato la Ideal Standard sono stati lo spunto per inscenare parate politiche e intervenuti fuori luogo. L'ultimo in ordine di tempo è stato quello del segretario provinciale del Partito Democratico, Simone Costanzo che, in un comunicato stampa, ironizzando sulle dichiarazioni del Ministro per lo Sviluppo, l'onorevole Caldenda, lo invita a venire in Ciociaria e nel Cassinate, a partecipare al presidio dei lavoratori ma soprattutto ad effettuare un tour turistico non prima di aver 'messo in tasca' la tessera del Pd.

Il giochetto sulla pelle degli operai FCA

Ecco su questo passaggio intendo soffermare la vostra attenzione: questa gente ancora ragiona in termini di tessera, di poltrona, di spartizioni di poltrone ed incarichi. Sempre sulla pelle del cittadino, sempre sulle spalle di chi, con artefici e raggiri molto spesso viene indotto a tesserarsi. Vogliamo ricordare quanto accaduto durante il tesseramento Pd a Cassino qualche anno fa? Vogliamo ricordare quanti cittadini residenti a San Bartolomeo, notoriamente disagiati, in fila per poter - e guarda un poco - iscriversi al Pd? Sapete quanto hanno dato a quella povera gente per poter mettersi in fila e firmare un registro? Cinquanta euro signori cari. Cinquanta euro che con un incarico diventano cinquemila per chi viene 'eletto'. E ora questo giochetto vogliamo farlo anche sulla pelle degli operai Ideal Standard o sugli interinali FCA licenziati. Mille persone che in un mese hanno perso speranza di un futuro migliore? I fatti ci vogliono caro Costanzo, non le litanie di paese. Quelle lasciamole al nostro bellissimo passato. Di ricordi e di litanie non si mangia".

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