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Tutti uniti per Ciccone. Il centrodestra schiera il suo cavallo vincente

Messi da parte tutti gli screzi ed i vecchi rancori, la coalizione viaggia compatta per vincere le Provinciali

Plebiscito di consensi per la candidatura del sindaco di Pofi Tommaso Ciccone a presidente della Provincia. Questa mattina nella sala della rappresentanza di palazzo Iacobucci il centrodestra frusinate è apparso più unito che mai nel sostenere l'avversario di Antonio Pompeo. Uniti, così come recita lo slogan #Unitisivince, un'unione concretizzata solo negli ultimi giorni ma nella quale gli esponenti della coalizione sembrano credere per davvero. Tutto merito di Ciccone? Cosi pare. In lui il centrodestra, secondo quanto riconfermato oggi dai presenti vede una sintesi e una convergenza di idee capaci di mettere da parte ogni screzio e battibecco emersi nelle ultime settimane.

Uniti per vincere

Un candidato su cui il centrodestra sta puntanto tutto per eliminare ogni traccia del Pd in Provincia e depodestare Pompeo. E così uno dopo l'altro, da Nicola Ottaviani a Mario Abbruzzese, Pasquale Ciacciarelli, Adriano Piacentini (Forza Italia) passando per Francesco Zicchieri, Francesca Gerardi, Carmelo Palombo (Lega), Paolo Pulciani (Fratelli d'Italia), Antonio Valente (Noi con l'Italia), Gianfranco Pizzutelli (Polo Civico), e Rossella Testa (Cuori Italiani), si sono alzati ed a microfono acceso hanno dichiarato il proprio sostegno.

I temi

Dopo la carrellata di interventi è stata la volta del candidato. Un discorso in cui ha approfondito i punti già anticipati nei giorni scorsi e sui quali si basa il programma di Governo. Ripubblicizzazione dell'acqua, ambiente, gestione rifiuti (temi cari alla Lega e sui quali il coordinatore provinciale Palombo aveva battuto i pugni sul tavolo qualche settimana fa), sanità, lavoro ed immigrazione. "Temi importanti, che non possiamo più far finta che non esistano. - ha detto Ciccone - Non possiamo pensare che il presidente di un ente come questo possa lasciare che la sanità venga martoriata. Siamo stufi delle passività, vogliamo che ci si riappropri di questi argomenti ridando una credibilità che questa provincia non ha più e l'autorevolezza ad un presidente che non c'è mai stato e che ha solo abdicato rispetto a certe responsabilità". Insomma, un centrodestra compatto che forse ha compreso che il "divide et impera" è ciò che gli avversari desiderano.

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