Il sindaco Riccardo Mastrangeli, sin dalla campagna elettorale, si è detto favorevole alla realizzazione di uno scalo civile di Frosinone in luogo dello storico aeroporto militare “Girolamo Moscardini” in via di dismissione. Il principale competitor, l’ormai consigliere di opposizione Domenico Marzi, aveva controproposto anche «il volo verticale» in occasione del confronto nella sede di Unindustria. Per ora, però, l’amministrazione militare pensa ad affidare il servizio triennale di sfalcio dell’erba nell’area demaniale di circa 56 ettari.

A sottolineare la fattibilità dell’aeroporto civile era stato anche il candidato sindaco di centro Mauro Vicano, ora nella maggioranza di centrodestra. Con tanto di assessorato, tra l’altro, alla smart city per l’alleata Alessandra Sardellitti. Marzi, di fatto, aveva invece sposato appieno il progetto del parco fotovoltaico proposto da Legambiente e promosso anche dal Consorzio industriale del Lazio.    

Intanto spazio alla procedura di gara per assicurare la manutenzione delle aree verdi dell’aeroporto militare “Moscardini”, in via di trasferimento. Dopo oltre 80 anni, tra le polemiche di mezza città e politica, niente più 72° Stormo e Arma Azzurra nel Capoluogo ciociaro, che verrà assorbita dal nucleo interforze a Viterbo.

A Frosinone verranno svolte le funzioni fondamentali fino al 2025. Tra le varie ipotesi di destinazione d’uso, non manca l’eventualità di una sua trasformazione in centro interregionale della Protezione civile. Dopo l’accesa campagna elettorale, a tre settimane dall’insediamento della Giunta Mastrangeli, sarà presto riaffrontata la questione del prossimamente ex aeroporto Moscardini.