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Niente più giudice di pace / Alatri

Alatri, disposta la chiusura dell’ufficio del giudice di pace: le ragioni e le critiche

Il sindaco Cianfrocca spiega “le motivazioni che ci hanno costretto, purtroppo, a prendere questa decisione”. Fortemente contrari, tra gli altri, l’oppositore Pavia e il Pd Alatri ma anche il rammaricato consigliere di maggioranza Borrelli

Il Consiglio comunale di Alatri, con nove voti favorevoli e sette contrari, ha disposto la chiusura dell’ufficio del giudice di pace. Mentre il sindaco Maurizio Cianfrocca spiega “le motivazioni che ci hanno costretto, purtroppo, a prendere questa decisione”, fioccano tra le altre le critiche del consigliere di opposizione Enrico Pavia (Polo Civico) e del Pd Alatri. A votare contro in maggioranza anche un rammaricato Gianluca Borrelli (Lega), al netto dell’emblematica assenza dell’altro dissidente Antonello Iannarilli (FdI).

Così Borrelli: “Racconterò a mio figlio che ci ho provato in tutti i modi, che ho dato battaglia per anni, che ci ho provato pure in Consiglio e che non le ho mandate a dire nemmeno alla mia stessa maggioranza. Ma purtroppo non è andata, Alatri ha perso un pezzo di Istituzione, un Ufficio importante che ha dato lustro alla nostra cittadina.  Gli Uffici del Giudice di Pace saranno chiusi, ed è l'ennesimo schiaffo al prestigio della nostra amata Alatri”.

Cianfrocca: “Facciamo l’interesse della nostra città”

“Innanzitutto - motiva il sindaco Maurizio Cianfrocca - è da sottolineare che questo ufficio, benché si occupi di giustizia, materia al di fuori della competenza comunale, è sostenuto in tutti i sensi dall’amministrazione comunale, e quindi il personale (5 persone) è in forza al comune e, tutte le spese di funzionamento sono a carico del comune stesso”.

“Noi abbiamo trovato questa situazione: dal 1° ottobre un funzionario è andato in pensione, dopo qualche settimana un altro funzionario, vincitore di concorso in altro ente, si è dimesso, da ottobre stesso un altro dipendente non si presenta più al lavoro per motivi personali. Sono rimaste solo due persone, peraltro a part time che hanno l’onere di mantenere l’ufficio con mille difficoltà”.

“Pertanto per poter far funzionare ancora detto ufficio dovremmo trasferire tre unità del personale del comune ed assegnarle ad altro incarico provocando un effetto negativo sul funzionamento di altri uffici del comune che già sono in sofferenza. A questo aggiungiamo che i procedimenti trattati in detto ufficio stanno, anno dopo anno, scendendo sempre di più perché, lo abbiamo riscontrato in questi mesi, si preferisce farli nel tribunale di Frosinone per questione di comodità”.

“Tra l’altro i comuni che fanno parte del comprensorio di competenza avrebbero dovuto compartecipare alle spese di gestione di detto ufficio ma mai lo hanno fatto né hanno l’intenzione di farlo adesso. Queste sono le ragioni del motivo della chiusura che se da un lato ci rattrista dall’altro mette in evidenza che non ci sottraiamo all’assunzione di quelle responsabilità che ci siamo assunte avendo sempre contezza di fare l’interesse della nostra città. Questa è la verità che altri non vi raccontano”.

Pavia (Polo Civico): “Tanto tuonò che piovve”

“Tanto tuonò che piovve - lamenta il consigliere di minoranza Enrico Pavia - Alla fine, nonostante un serrato confronto in Consiglio, la maggioranza e il Sindaco hanno deciso di chiudere l’ufficio del giudice di pace”.

“Alatri perde così un’istituzione che esisteva da decenni, forse più di un secolo e che rappresentava il riconoscimento della sua importanza in ambito provinciale. Non sto a spiegare perché non fossi d’accordo, tanto oramai sarebbe inutile e comunque ho parlato in Consiglio”.

“Immagino che ora i soloni di Facebook e i loro seguaci si prodigheranno nello sport che preferiscono, ovvero pontificare su quanto siano stati bravi i nuovi padroni della città e quanto fosse giusto farlo. Facciano pure, si accorgeranno presto di cosa li attende”.

Pd Alatri: “Scelta sbagliata ed infelice”

“Come Pd - così il partito rappresentato in Consiglio da Fabio Di Fabio e Matteo Recchia - abbiamo rivolto al Sindaco e alla maggioranza un appello affinché desistesse dalla scelta di chiudere questo importante e storico ufficio giudiziario, che nella maggioranza hanno definito, tra le altre cose, ‘triste’ e ‘purtroppo inutile’”.

“Abbiamo proposto di approfondire lo studio di una diversa soluzione, consapevoli delle difficoltà che richiede la gestione del giudice di pace ma altrettanto coscienti che tali difficoltà vadano affrontate e superate con l’obiettivo strategico e a lungo termine di mantenere ad Alatri un ufficio importante. Dalla maggioranza rileviamo un ostile rifiuto al confronto e l'ottusa determinazione di portare avanti una scelta sbagliata ed infelice per tutta la collettività”.

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