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Giovedì, 28 Marzo 2024
Polemiche sulle indennità / Alatri

Alatri, nessun passo indietro sull'aumento del 10% degli stipendi di sindaco e assessori

La Giunta Cianfrocca ha annullato il taglio effettuato dal precedente esecutivo guidato dal sindaco Morini. A chiedere a vuoto un dietrofront anche il consigliere di maggioranza Borrelli, che da Frosinone vorrebbe importare Solidiamo. A ruota le critiche del Pd

La Giunta comunale di Alatri, guidata dal sindaco Maurizio Cianfrocca, ha tirato dritto in Consiglio comunale sull’aumento del 10% delle indennità dei componenti del nuovo esecutivo in carica nel terzo comune più popoloso della provincia di Frosinone.

Con la controversa delibera numero 123 del 30 novembre 2021 è stato di fatto annullato l’ulteriore taglio del 10% effettuato volontariamente dalla precedente Giunta Morini in aggiunta a quello di pari quota previsto dalla legge. Pertanto, lo stipendio del sindaco non è più di circa 2.510 bensì 2.789 euro lordi. Quello del vicesindaco 1.534 anziché 1.380. In quanto agli assessori, invece, si è passati da 1.129 a 1.255.

In maggioranza affatto d’accordo Borrelli e Iannarilli

A dirsi “in serissima difficoltà”, rispetto al mancato dietrofront richiesto nell’ultima seduta consiliare, è stato il consigliere di maggioranza Gianluca Borrelli (Lega). Quest’ultimo, infatti, è il promotore dell’iniziativa che è nata a Frosinone e lui vorrebbe esportare ad Alatri: Solidiamo.

Se nel Capoluogo ciociaro si registra ormai dal 2013 il taglio del 50% delle indennità di sindaco e assessori e dei gettoni dei consiglieri comunali, per destinarli al finanziamento di borse di studio, Borrelli ha proposto il 30% in città. A dirsi pronto a rinunciare a tutti i suoi gettoni di presenza, nel mentre, è stato l’altro consigliere di maggioranza Antonello Iannarilli (Fratelli d’Italia).

Entrambi, già delusi per non esser stati considerati per l’altrettanto remunerata presidenza del Consiglio, si sono schierati con la minoranza consiliare a sfavore dell’aumento. Borrelli, dal canto suo, ha fatto presente che a breve farà mettere all’ordine del giorno la votazione sul progetto Solidiamo Alatri ma lamentando “che quello della Giunta non è un bel biglietto da visita” visto che ai tempi del sindaco Magliocca si tagliò il 25% delle indennità e a seguire, con Morini, per l’appunto il 10% ormai riaggiunto.

Le critiche del Partito democratico

A scagliarsi contro l’amministrazione Cianfrocca, nel mentre, è il partito del sindaco uscente: il Pd, rappresentato in Consiglio dal già vicesindaco e aspirante primo cittadino Fabio Di Fabio e dall’alleato Matteo Recchia.

“L’amministrazione Cianfrocca aumenta le indennità di carica bocciando qualsiasi ipotesi di abbassamento – tuonano dal circolo democrat - Nel Consiglio Comunale di martedì, il Sindaco Cianfrocca ha rifiutato categoricamente l’ordine del giorno presentato dal Consigliere Borrelli, circa l’abbassamento dell’indennità di carica dei componenti della Giunta e dei Consiglieri, confermando, anzi, la decisione già assunta di aumentarla del 10% rispetto al passato”.

“L’appello alla riduzione delle indennità o, almeno, a non aumentarle, sostenuto dai consiglieri del Pd Di Fabio e Recchia, è stato rigettato dal Sindaco e dai Consiglieri di centrodestra, con Borrelli e Iannarilli che, però, hanno votato con la minoranza – aggiungono in conclusione - Risulta inspiegabile come, in un periodo di crisi ed emergenza come quello che stiamo vivendo, la maggioranza di centrodestra si rifiuti di mettere in atto un’azione di "solidarietà istituzionale" come questa”.

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